De Luca attacca i neo presidenti di Senato e Camera: "Ignazio Benito e quell'altro troglodita, voti comprati"
Il governatore della Campania ha puntato il dito contro i due presidenti di Senato e Camera accusati di essersi comprati dei voti
Sono passati pochi giorni dall’elezione dei nuovi presidenti di Senato e Camera, con Ignazio La Russa che si accomoda nella massima poltrona di Palazzo Madama e Lorenzo Fontana pronto a dirigere i lavori a Montecitorio, ma c’è chi storce il naso contro le due nuove figure dello Stato. Si tratta di Vincenzo De Luca, governatore della Regione Campania, che nel corso del convegno dei Giovani Imprenditori di Confindustria a Capri ha attaccato le due cariche neo elette.
- De Luca, duro attacco a La Russa e Fontana
- I voti comprati, l'accusa di De Luca
- "La Russa e quel troglodita"
- Le reazioni alle parole di De Luca
De Luca, duro attacco a La Russa e Fontana
“Ignazio Benito La Russa e quell’altro” ha detto De Luca in avvio di un vero e proprio show che, tra le risate del pubblico e dell’intervistatore David Parenzo, ha piazzato delle chiare frecciate al nuovo Governo. “Sono tra quelli che non hanno ancora smaltito l’emozione, sono commosso per le due scelte fatte” ha sottolineato il presidente campano che poi ha scherzato sulla figura di La Russa.
Il governatore ha infatti detto che, a mo’ di sfottò, ha consigliato il neo presidente del Senato di andare “vestito un po’ meglio, senza la camicia e la panza di fuori, per motivi estetici”. E proprio su La Russa ha detto: “È umanamente simpatico anche se non ha mai detto bene cosa pensa del fascismo e credo abbia ancora le statue di Mussolini in casa“.
I voti comprati, l’accusa di De Luca
Nel corso del suo intervento, poi, De Luca ha ricostruito le ore precedenti alle elezioni di Ignazio La Russa e Lorenzo Fontana al Senato e alla Camera. Secondo il governatore della Campania, infatti, i due si sarebbero comprati dei voti dall’opposizione.
“Nella nottata prima delle elezioni si sono comprati i voti. La Russa è simpatico e un po’ di voti se li è presi. L’operazione della Meloni è chiara e nella distribuzione dei prossimi incarichi avremo la possibilità di verificarlo”.
“La Russa e quel troglodita”
A sorprendere, però, è l’insulto che Vincenzo De Luca ha dedicato ai due presidenti di Senato e Camera. Se per La Russa ha ricordato quel particolare sul fascismo che gli causa “orticaria”, su Fontana è andato più pesante definendolo “troglodita e pericoloso perché rispetto a lui Ferdinando di Borbone era un rivoluzionario”.
Le elezioni di La Russa e Fontana sono state, continua, “non scelte di innovazione politica ma di politica politicante“.
Le reazioni alle parole di De Luca
Le parole di De Luca non sono di certo passate inosservate negli ambienti della destra, portando la Lega a prendere posizione per difendere Lorenzo Fontana dagli attacchi del governatore campano.
“Da De Luca parole di una gravità inaudita. Le sue parole nei confronti delle più alte cariche dello Stato appena elette in Parlamento feriscono le istituzioni e il popolo sovrano. Essere cattolici, come il presidente della Camera Lorenzo Fontana, sarebbe dunque imperdonabile? Ecco il senso della libertà e della democrazia per la Sinistra” ha detto Andrea Crippa, deputato e vicesegretario del Carroccio.
Anche la deputata Laura Ravetto gli fa eco: “De Luca non si smentisce mai: ora arriva ad insultare la seconda e la terza carica dello Stato senza alcun rispetto per le istituzioni. Sono certa che il Presidente Fontana saprà rispettare la laicità dello Stato e i diritti, pur mantenendo la sua legittima e non certo contestabile da De Luca, fede cattolica”.
Fulvio Martusciello, coordinatore regionale della Campania di Forza Italia, ha invece attaccato De Luca: “Dico a De Luca: non è da trogloditi fare eleggere il figlio in una lista bloccata? Non metterlo in un collegio perché’ si aveva paura che straperdesse? De Luca ha scritto una pessima pagina di politica meridionale”.