Ddl sul delitto di femminicidio punito con l'ergastolo, FdI ricorda le parole di Schlein: duro attacco al Pd
Alla vigilia dell'8 marzo è scontro fra Fdi e Schlein: su X il paragone fra il ddl sul delitto di femminicidio con pena ergastolo e le parole del Pd
Alle porte dell’8 marzo Meloni punta sul ddl che introduce il delitto di femminicidio punibile con l’ergastolo e lancia una frecciata ad Elly Schlein. Con un tweet dall’account di Fratelli d’Italia, la sinistra viene descritta come “a corto d’idee” rispetto alla concretezza dei provvedimenti del governo, accusando il Pd di utilizzare il tema come strumento di propaganda.
- Il tweet di Fdi contro Schlein sul femminicidio
- L'ergastolo con il ddl sul delitto di femminicidio
- L'iter del ddl femminicidio
Il tweet di Fdi contro Schlein sul femminicidio
Il post su X di Fratelli d’Italia ha un duplice scopo: sottolineare da un lato che il governo sta esaminando il ddl incentrato sul delitto di femminicidio con la pena dell’ergastolo, dall’altro la polemica di Schlein e del Pd, giudicata inconsistente.
Nel tweet si mostra la segretaria dem in un un’espressione pensierosa, mentre si citano le sue parole: “Non ci serve una premier donna se non fa niente per le donne”.
La risposta è nella misura spinta da Giorgia Meloni per rafforzare la tutela delle donne. “Provvedimenti concreti” si evidenzia nel post. “Ancora una volta il Governo smentisce le inutili polemiche di una sinistra a corto di idee ma sempre pronta ad attaccare il Presidente Meloni. La difesa delle vittime di violenza è una questione seria e nessuno dovrebbe farne strumento di propaganda”.
L’ergastolo con il ddl sul delitto di femminicidio
La novità principale del ddl che il governo sta valutando sta nel riconoscimento del femminicidio come un nuovo reato specifico, distinguendolo dagli altri omicidi.
L’altro aspetto chiave è la previsione di pene che possono arrivare all’ergastolo per chi toglie la vita a una donna per motivi legati all’odio di genere o per negarle autonomia e diritti. Chiunque commetta un omicidio con movente di genere, con l’intento di limitarne libertà e diritti, rischia la condanna a vita. Negli altri casi, la pena detentiva minima prevista è di 21 anni.
Il disegno di legge include anche un inasprimento delle sanzioni per reati come stalking, abusi domestici e violenza sessuale, con l’obiettivo di rafforzare la protezione delle vittime e inviare un messaggio chiaro alla vigilia della Giornata internazionale della donna.
L’iter del ddl femminicidio
Determinata a far avanzare la nuova proposta di legge, Giorgia Meloni ha lavorato in sinergia con il Ministero della Giustizia e quello delle Pari Opportunità per garantirne l’approvazione.
Sarebbe comunque solo il punto di partenza, in quanto nel lungo periodo il governo intente lavorare alla creazione di un Testo Unico sulla violenza di genere, che possa consolidare ed estendere le normative già esistenti.
Dopo l’eventuale approvazione da parte del Consiglio dei ministri, il provvedimento dovrà passare al Parlamento, dove potrebbe essere soggetto a revisioni prima di diventare definitivo. Il governo mira a una rapida entrata in vigore della legge, considerando che nel 2024 sono stati registrati in Italia 113 femminicidi, di cui 99 avvenuti in ambito familiare o affettivo.
