Guerra Ucraina-Russia: "Daria Dugin uccisa da Putin e non da Kiev". La versione di Antonio Caprarica
La notizia della morte di Daria Dugin ha creato dibattito anche in Italia: secondo Antonio Caprarica sarebbe stata uccisa da Putin e non dall'Ucraina
Un vero e proprio giallo. La notizia della morte di Daria Dugin, figlia di Aleksandr Dugin, ideologo filo-Putin, ha creato dibattito anche in Italia. La pista dell’attentato è quella principale, ma ci sono due possibili spiegazioni sulla matrice: c’è chi pensa che a uccidere la donna siano stati gli ucraini, e chi invece – come Antonio Caprarica – che sia stata tutta opera del regime di Vladimir Putin. Nel frattempo, arriva la rivendicazione di un gruppo sconosciuto.
L’attentato
Daria Dugin, commentatrice televisiva, è morta a soli 30 anni.
È saltata in aria al volante di una Toyota Land Cruiser, l’auto del padre Aleksandr Dugin, definito dai media occidentali come uno degli ispiratori della politica estera di Vladimir Putin.Daria Dugin e il padre, Aleksandr Dugin
Su quel veicolo ci sarebbe dovuto essere anche l’ideologo, che però – all’ultimo momento – avrebbe deciso di salire su un altro veicolo.
Nei giorni scorsi era stato trovato morto Dan Rapoport, uomo d’affari anti-Putin.
Le indagini russe
I media russi hanno immediatamente parlato di attentato, a Mosca è stata aperta un’indagine.
L’ipotesi principale che è sul veicolo sia stata piazzata una bomba e che l’obiettivo principale fosse proprio Aleksandr Dugin.
La rivendicazione di un gruppo sconosciuto
L’attentato, nel frattempo, è stato rivendicato da un gruppo finora sconosciuto, che si definisce Esercito nazionale repubblicano: nel manifesto, Putin è descritto come “un usurpatore del potere e un criminale di guerra che ha emendato la Costituzione, scatenato una guerra fratricida tra i popoli slavi e mandato i militari russi a una morte certa e insensata”.
Lo ha riferito Ilja Ponomarev, ex deputato della Duma, spiegando che l’attacco “apre una nuova pagina nella resistenza russa al putinismo”.
I dubbi di Caprarica
Secondo Antonio Caprarica, giornalista noto per la sua lunga militanza in Rai, a mettere l’ordigno e a uccidere la Dugin sarebbe stato lo stesso regime di Putin.
Lo ha dichiarato durante la trasmissione ‘Controcorrente’, in onda domenica 21 agosto su Rete 4: “Non possiamo escludere che si tratti di un attentato preparato dallo stesso regime di Putin e non possiamo nemmeno escludere che si tratti di un avvenimento interno alla cerchia di Putin“.
Poi, la spiegazione: “La storia è piena di episodi simili, basti pensare all’incendio del Reichstag da parte di Adolf Hitler e ricordo inoltre che negli anni Novanta due attentati spianarono la strada per la guerra in Cecenia“.
Insomma secondo Caprarica su quanto accaduto si dovrebbe scavare fino in fondo, cercando collegamenti tra l’attentato e il regime di Putin che – questa è la tesi – sarebbe alla ricerca di una sorta di nuova legittimazione per rispondere duramente all’Ucraina.