Daniele Virgili lascia la terapia intensiva, fuori pericolo dopo l'incidente a Roma: come sta il vigile
Daniele Virgili, il vigile urbano che ha perso una gamba nell'incidente avvenuto il 6 novembre a Roma, è cosciente e in grado di parlare
Daniele Virgili sta meglio: il vigile urbano di 25 anni, travolto a Roma lo scorso 6 novembre sulla Tiburtina, è uscito dalla terapia intensiva ed è stato trasferito nel reparto di degenza di chirurgia generale dell’ospedale San Camillo Forlanini. La prognosi è stata sciolta e per Virgili il decorso sarà di tipo chirurgico-ortopedico.
Daniele Virgili è sveglio e cosciente
Per il giovane “verrà avviato un percorso di riabilitazione ora che è fuori dalla fase critica”, si legge nella nota dell’ospedale romano.
Daniele Virgili è sveglio, parla e interagisce con la famiglia e con la compagna. Insieme ai familiari, esprime gratitudine verso tutto il personale del San Camillo Forlanini e verso le centinaia di persone che sono accorse a donare il sangue, dimostrando grande solidarietà.
Il luogo dell’incidente in cui sono rimasti coinvolti Daniele Virgili e due colleghe.
L’incidente
Virgili aveva vinto il concorso per vigile urbano a Roma ed era in servizio da pochi mesi. Nella notte del 6 novembre è stato investito, insieme a due colleghe, in via Tiburtina da un’auto guidata da un carabiniere del Ros, risultato positivo all’alcol test. Lo scontro è avvenuto all’altezza del ponte del Grande Raccordo Anulare.
Gli agenti della polizia locale erano impegnati nei rilievi di un incidente quando una Toyota Yaris li ha travolti. Alla guida c’era il militare sardo 47enne Francesco Cabras.
Quando il padre e il fratello di Daniele sono arrivati sul luogo dell’incidente, Cabras avrebbe riso: “Rideva davanti a tutti noi, con fare strafottente, forse non si era proprio reso conto di quello che aveva combinato”. Questo il resoconto dei familiari riportato dall’Unione Sarda.
L’uomo è ora indagato per lesioni stradali gravissime, aggravate dalla guida in stato di ebbrezza.
La gamba amputata
Il 25enne è apparso subito il più grave tra i feriti. All’ospedale San Camillo, per salvargli la vita, è stato necessario amputargli la gamba destra. L’altra gamba, gravemente ferita, è stata ricostruita con diversi interventi chirurgici, l’ultimo dei quali effettuato il 12 novembre per la fissazione interna della frattura della tibia.
Prima di indossare la divisa, Daniele Virgili aveva lavorato come chef in ristoranti della provincia di Roma e come insegnante di scuola guida.