Daniela Santanchè non pensa alle dimissioni, la ministra attacca i giudici dopo il parere della Cassazione
La ministra Santanchè attacca duramente i magistrati che la accusano nei processi di Milano
Duro attacco di Santanchè alla magistratura. La ministra del Turismo fa eco alla premier Giorgia Meloni, accusando i magistrati di voler governare. Ira dell’avvocato per l’uscita della notizia della sentenza della Cassazione sul trasferimento di una delle indagini a suo carico, uscita prima dell’ufficialità.
- Santanchè attacca la magistratura
- La fuga di notizie sulla sentenza della Cassazione
- Nessuno ha chiesto a Santanchè di dimettersi
Santanchè attacca la magistratura
Di ritorno dall’Arabia Saudita, la ministra del Turismo Santanchè ha risposto alle domande sulle sue possibili dimissioni con un commento netto: “E che cosa sarebbe cambiato? La sede di un procedimento? Ed è per questo che dovrei dimettermi?”
Il riferimento di Santanchè è alla sentenza della Cassazione che ha stabilito che le indagini sull’accusa di truffa ai danni dell’Inps a suo carico non devono essere trasferita a Roma, ma potranno rimanere a Milano.
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Questa decisione ha compromesso la strategia del collegio difensivo della ministra, che avrebbe voluto un trasferimento per allungare i tempi delle indagini e ritardare l’udienza preliminare, fissata per la fine di marzo.
La fuga di notizie sulla sentenza della Cassazione
L’avvocato di Daniela Santanchè, proprio riguardo alla sentenza, ha duramente attaccato i magistrati, parlando di permesso una fuga di notizie ai giornali riguardo la sentenza stessa, quando la decisione non era ancora stata resa ufficiale.
“È una follia. A noi avvocati non è ancora stato comunicato nulla e ci era stato assicurato in tutti i modi, anche dalla Corte di Cassazione, che la notizia non sarebbe stata passata ai giornali prima. È vergognoso” ha dichiarato il legale di Santanchè.
“I giornalisti fanno giustamente i giornalisti. I magistrati dovrebbero avere un po’ più di rispetto per gli avvocati” ha poi concluso sulla vicenda
Nessuno ha chiesto a Santanchè di dimettersi
La fiducia della maggioranza, del Governo e di Fratelli d’Italia verso Santanchè sembra ancora solida. La ministra non ha in programma incontri né con la premier Giorgia Meloni, né con il presidente del Senato Ignazio La Russa, tra i dirigenti più influenti del partito.
Santanchè non teme nemmeno la mozione di sfiducia del Movimento 5 Stelle, presentata contro di lei e che sarà votata il 10 febbraio.
Essendo una mozione individuale e non sull’intero Governo, sarà eseguita per voto nominale e non con voto segreto, quindi non sarà possibile nemmeno l’attacco dei franchi tiratori.
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