La premier Giorgia Meloni sul caso Daniela Santanchè: “Rinvio a giudizio non è motivo per dimissioni”
Per la premier Giorgia Meloni il rinvio a giudizio della ministra del Turismo Daniela Santanchè “non è motivo per dimissioni”
Dopo il rinvio a giudizio con l’accusa di falso in bilancio di Daniela Santanchè, le opposizioni hanno chiesto l’allontanamento dal Governo della ministra del Turismo. A rompere il silenzio sul caso è la premier Giorgia Meloni, secondo cui il futuro processo “non è un motivo per le dimissioni”. Previsto a breve un incontro tra la Presidente del Consiglio e la ministra sotto processo.
- Le parole di Giorgia Meloni su Daniela Santanchè
- In programma un incontro con la ministra
- Perché Santanchè evita le dimissioni
Le parole di Giorgia Meloni su Daniela Santanchè
Giorgia Meloni si trova in trasferta a Gedda, porto dell’Arabia Saudita, per far visita alla storica nave scuola Amerigo Vespucci.
La premier ha colto l’occasione per rispondere ad alcune domande della stampa presente, rompendo così il silenzio sul caso Daniela Santanchè.
Fonte foto: ANSA
Dichiarandosi “contenta” di chiarire la questione, Meloni ha affermato che “non c’è nessun braccio di ferro, non c’è preoccupazione”.
Negate anche le illazioni su un “imbarazzo” che avrebbe portato la Presidente a non presentarsi in Consiglio dei Ministri e rimandare la visita in Arabia Saudita per evitare l’incontro con la ministra.
Dichiarando che Santanchè sta “lavorando ottimamente”, la premier ha smentito un allontanamento dal suo incarico:
Io non credo che un semplice rinvio a giudizio sia esso stesso motivo di dimissione.
In programma un incontro con la ministra
Il chiaro obiettivo di Giorgia Meloni – a pochi mesi dallo scandalo di un altro ministro, Gennaro Sangiuliano – è quello di mantenere “un clima assolutamente sereno” nella maggioranza.
E se la premier non ritiene necessario l’allontanamento dal Governo chiesto dalle opposizioni, crede che sia necessaria una “valutazione” su “quanto tutto questo possa impattare sul suo lavoro di ministro”.
Sulla questione, Meloni ammette di non avere al momento “le idee chiare” e, per questo motivo, ha in programma un incontro con Daniela Santanchè.
Il colloquio potrebbe avvenire dopo il 29 gennaio, data in cui la Cassazione delibererà sulla competenza territoriale del procedimento che vede Santanchè sul banco degli imputati.
I legali della ministra hanno infatti chiesto di spostare il procedimento da Milano a Roma.
Perché Santanchè evita le dimissioni
Daniela Santanchè è stata rinviata a giudizio per falso in bilancio, attuato tra il 2016 e il 2022 nella gestione della società editrice Visibilia di cui è stata amministratrice delegata fino al 2022.
Sulla ministra pesa anche l’accusa di truffa aggravata ai danni dell’INPS, per utilizzo illecito dei fondi della Cassa Covid tra il 2020 e il 2022.
Riguardo la prima accusa, Santanchè ha affermato di essere certa di essere assolta e che “quindi su questa cosa non ho mai detto a nessuno che avrei pensato di dimettermi”.
La seconda, e ben più delicata questione, potrebbe invece portare la ministra alle dimissioni: “se fossi stata rinviata a giudizio, avrei fatto sicuramente un passo indietro”.
Il rinvio a giudizio è stato chiesto dalla Procura di Milano, ma il Tribunale non si è ancora espresso.
