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Da benzina e diesel ai pedaggi delle autostrade, da gennaio 2023 una raffica di rincari

Con il nuovo anno sono in arrivo l'aumento dei prezzi dei carburanti e dei pedaggi autostradali. Quanto spenderanno in più gli automobilisti italiani

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Il 2023 inizierà con una serie di rincari per gli italiani, in particolare per gli automobilisti. Con l’eliminazione dello sconto sulle accise stabilito dal governo i prezzi al consumo di benzina e diesel sono destinati ad aumentare, ma ci sono rincari in vista anche per quanto riguarda i pedaggi delle autostrade.

Benzina, stop allo sconto sulle accise

Il 31 dicembre 2022 scade lo sconto sulle accise di benzina e diesel introdotto dal governo Draghi per far fronte al caro carburanti. Un taglio che la neo premier Giorgia Meloni aveva deciso di mantenere, sebbene ridotto, ma solo fino alla fine dell’anno.

Il taglio sulle accise è stato di 30 centesimi, poi ridotto a 18 centesimi dalla proroga del governo Meloni. Dal 1 gennaio 2023 lo sconto non ci sarà più e inevitabilmente il costo di benzina e diesel salirà.

Quanto costerà in più fare il pieno

C’è da tenere in considerazione che i prezzi di benzina e diesel sono in calo da mesi. Secondo le rilevazioni settimanali del ministero dell’Ambiente, tra il 19 e il 25 dicembre il prezzo medio nazionale della benzina verde è sceso a 1,625 euro al litro, un valore che non si vedeva dal giugno 2021.

Il prezzo medio nazionale del diesel è invece arrivato a 1,625 euro al litro, al minimo dal gennaio 2022. Senza lo sconto sulle accise dal 1 gennaio 2023 ci sarà però un aumento generalizzato di tutti i prezzi.

Secondo quanto calcolato da Assoutenti, l’eliminazione dello sconto comporterà un aumento di 18,3 centesimi al litro per benzina e diesel. Si stima unaspesa media di 9,15 euro in più per ogni pieno e un totale all’anno di 219,6 euro.

Autostrade, rincari in arrivo nel 2023

Rincari in arrivo con il nuovo anno anche per i pedaggi autostradali. Il 31 dicembre scade infatti il provvedimento con cui era stato posto un blocco all’aumento delle tariffe, fissandole a quelle vigenti alla data del 31 dicembre 2017. Nel 2023 quindi torneranno gli aumenti sulle autostrade italiane, per la prima volta dal 2018.

Con una nota il ministero delle Infrastrutture e Trasporti ha annunciato che i pedaggi sulle autostrade di competenza di Autostrade per l’Italia aumenteranno del 2% dal 1 gennaio 2023, con un ulteriore incremento dell’1,34% a partire dal 1 luglio 2023.

Il ministro Matteo Salvini ha spiegato che si rischiava “un aumento che sfiorava il 5% che è stato scongiurato”, aggiungendo che gli incrementi sulle tratte autostradali italiane sono comunque “inferiori all’inflazione”.

Da benzina e diesel ai pedaggi delle autostrade, da gennaio 2023 una raffica di rincari

Autostrade, dove non ci saranno rincari

Nella nota il Mita fa sapere che non ci saranno rincari per le società con aggiornamento del piano economico in corso: Autostrada Brescia Verona Vicenza Padova, Milano Serravalle, Società Autostrada Ligure Toscana – Tronco Autocisa, Società Autostrade Valdostane, Tangenziale di Napoli, Autostrada dei Fiori – A6, Società Italiana Traforo Autostradale del Frejus, Società Autostrada Tirrenica, Raccordo Autostradale Valle d’Aosta, Concessioni Autostradali Venete.

Nessun incremento delle tariffe anche per le società con concessione scaduta: Autostrada del Brennero, Società Autostrada Ligure Toscana – A12 Tronco Ligure Toscano -, Autovie Venete, SATAP – Tronco Torino, Alessandria, Piacenza, Autostrada dei Fiori, Società per Azioni Autostrada Torino-Ivrea-Valle D’Aosta, BreBeMi, Pedemontana Lombarda, Strada dei Parchi, Autostrade siciliane.

benzina Fonte foto: ANSA
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