Cura Italia, è giallo dopo i voti al Senato. Interviene Casellati
Sono sorte perplessità in merito a presunti cambiamenti del testo del dl Cura Italia, dopo le dichiarazioni di voto in Senato
Sono sorte perplessità in merito a presunti cambiamenti del testo del dl Cura Italia, dopo le dichiarazioni di voto in Senato e l’interruzione di 15 minuti chiesta dal ministro D’Incà. Come riporta l’Ansa, Roberto Calderoli della Lega ha dichiarato: “È stata chiesta la fiducia e sono state fatte le dichiarazioni di voto. Ora si vota sul testo depositato e basta. Il Parlamento chiede di votare perché ne ha le balle piene”.
Dl Cura Italia, “testo cambiato”. L’accusa delle opposizioni
Sulla scia di Calderoli anche Anna Maria Bernini di Forza Italia ha lanciato l’accusa: “Il testo è stato evidentemente cambiato. Ma il testo approvato in commissione è quello che deve essere approvato qui. Casellati lo garantisca”.
Ignazio La Russa, di Fratelli d’Italia, ha sollevato l’ipotesi che “che siano stati inseriti pezzi di precedenti decreti, il che è contro la Costituzione”.
Dl Cura Italia, la replica di D’Incà
Ma il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D’Incà si è affrettato a chiarire: “Nessuna modifica rispetto al testo, fatta salva la bollinatura della Ragioneria dello Stato. Il testo è arrivato adesso e lo stiamo trasmettendo alla commissione Bilancio per il parere. Tutto è stato condiviso con la massima trasparenza”.
Dl Cura Italia, Calderoli invita D’Incà a dimettersi
Ma Calderoli ha rincarato la dose accusando il ministro D’Incà di aver mentito ed invitandolo a dimettersi. “Ma che atteggiamento è quello dell’opposizione?”, ha commentato il capogruppo del Pd Marcucci.
Dl Cura Italia, interviene Casellati e si scusa
Per risolvere la querelle è intervenuta la presidente Casellati: “Non succederà mai più che la presidenza possa derogare a quello che è il normale corso di tutta la nostra procedura”. La presidente ha poi osservato che “stamani c’è stato un accordo informale per dare la possibilità a tutti di poter partire viste le difficoltà nei collegamenti. Questa situazione ha determinato delle sfasature di tempi sui nostri lavori”.
“Avremmo dovuto seguire le regole normali”, ha ammesso Casellati, “mi dispiace. Chiedo scusa. Non succederà più, neanche in emergenze gravi come quelle in cui siamo, che non si seguano le regole”.