Crollo gru a Torino, le testimonianze drammatiche e l'accusa dei sindacati: nel mirino il Superbonus 110%
Crollo gru a Torino: le testimonianze dei sopravvissuti e le accuse dei sindacati che tirano in ballo il Superbonus edilizio
Sono ancora sotto choc coloro che nelle scorse ore si trovavano in via Genova, a Torino, quando è crollata una gru che ha falciato la vita di tre operai. Le testimonianze raccontano una scena dell’orrore. E, magra consolazione, poteva andare peggio perché avrebbe potuto essere una strage con decine di morti. Il Corriere della Sera ha raccolto i racconti di chi si trovava sul posto nel momento in cui si è consumato il dramma.
“Non so cosa sia successo, ho sentito un dolore alla testa e mi sono ritrovata piena di sangue. Non mi ricordo nulla”, ha spiegato al telefono una donna 61enne che dimora a poche centinaia di metri di distanza dal punto del crollo e che è stata colpita da un calcinaccio o forse da un pezzo di traliccio. Il primo a prestarle soccorso è stato Alberto, titolare del bar all’angolo con via Millefonti: “Aveva un taglio profondo. L’abbiamo fatta accomodare qui nei tavolini sotto i portici, era sconvolta”.
“Fosse successo durante un giorno feriale – ha aggiunto il barista – avremmo contato decine di vittime. Questa strada è sempre trafficata e invece in quel momento passava solo quell’Alfa Romeo grigia. La portiera è volata via, esplosa, ma la torre ha colpito solo la parte destra dell’abitacolo. Il conducente è uscito sulle sue gambe e io purtroppo ho visto tutto”.
“Sentivo urlare dall’alto, ho alzato gli occhi e la gru ondeggiava, come se ci fosse una tempesta, ma non tirava un alito di vento – ha continuato Alberto -. C’erano due persone che cercavano disperatamente di non cadere nel vuoto, ma non ce l’hanno fatta e sono precipitati giù. È stato terribile”.
Le tre vittime, i cui corpi esanimi sull’asfalto sono il tragico epilogo di quella che doveva essere una tranquilla mattinata di un sabato prenatalizio, sono di Roberto Peretto e Marco Pozzetti, titolari di piccole imprese individuali, attivi nel settore da oltre due decenni. L’altra vittima è Filippo Falotico, da sempre appassionato di lavori e attività in alta quota.
Crollo gru a Torino: “Ho pensato a un terremoto, non sono accettabili simili incidenti”
“Ho sentito un boato e ho pensato a un terremoto. La scrivania si è messa a tremare, sono corso giù per le scale e ho visto la gru collassata su un palazzo e i corpi degli uomini a terra. Mio figlio lavora nell’edilizia e, da padre, dico che non è accettabile che accadano ancora incidenti del genere”. Così Giacomo, un 56enne che ha assistito alla scena del crollo e al bilancio funesto provocato dal disastro.
Un’immagine della gru crollata a Torino
“Mi sono avvicinato a un operaio – ha raccontato Luca, altro testimone oculare -. Era sdraiato, pensavo fosse ancora vivo e volevo soccorrerlo. Gli ho chiesto come stava e solo dopo ho capito che non mi avrebbe mai risposto. Non lo conoscevo, ma non dimenticherò mai il suo volto”.
“Venerdì avevano mangiato da me e oggi (ieri, ndr) scherzavano felici. Erano contenti perché il turno di lavoro sarebbe finito presto e invece adesso non ci sono più. È orribile”, il racconto della titolare di un bar di via Genova che aveva servito i tre uomini deceduti.
Torino, crollo gru: i sindacati alzano la voce: “Cantieri non possono diventare il Far West”
“I cantieri non possono diventare il Far West”. Lo ha detto il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini che, per quel che riguarda l’incidente della gru a Torino, punta il dito contro “i tempi stretti e la fretta che aumentano i rischi”, e contro “una domanda di lavori superiore alla capacità delle stesse imprese”.
A finire sotto l’accusa del numero uno della Cgil anche il Superbonus edilizio, il cosiddetto 110%, il quale, secondo il sindacalista, sta spremendo l’intero settore edilizio senza salvaguardarlo. Perché l’importante è fare, anche se il rischio è che la ripresa faccia “rima con incidenti e lavoro nero”.
Le morti bianche in Italia nel 2021, da gennaio a ottobre, sono più di mille. Luigi Sbarra, segretario della Cisl, parla di “una strage indegna”, auspicando “più ispettori e più controlli».
Il ministro pentastellato Stefano Patuanelli non è d’accordo con Landini sul connettere gli incidenti alle agevolazioni fiscali. Naturalmente è invece d’accordo sul fatto di operare “ogni sforzo per limitare al massimo le morti sul posto di lavoro”.
Se però è vero che “gli incidenti purtroppo accadranno sempre” è “davvero inaccettabile” ritenere “quasi scontato” che un aumento della loro frequenza “sia sempre il segnale della crescita economica. Va coltivata la cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro”.