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Crollo Borse mondiali, terrore nei mercati finanziari: dal disastro di Tokyo al calo di Milano, cos'è successo

Il venerdì nero negli Usa ha portato a un crollo delle Borse mondiali che è partito da Tokyo ed è arrivato fino in Italia

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Crollo delle Borse mondiali. Il venerdì nero seguito ai dati sull’occupazione Usa si prolunga dopo il fine settimana, e da Tokyo (-12%) arriva fino a Milano: perché stanno perdendo soprattutto le banche.

Il venerdì nero degli Usa

La mattinata del 5 agosto è stata segnata da forti ribassi su tutti i mercati finanziari aperti, dall’Asia ormai in chiusura all’Europa. Perdite stabilizzatesi quasi ovunque al 2% in pomeriggio, ma che nelle prime ore della giornata avevano toccato i 4 punti percentuali.

La causa sono le conseguenze dei dati deludenti sull’occupazione in Usa. Molti analisti ora credono che la Fed, la banca centrale americana, abbia esagerato nel tenere i tassi di interesse al 5,50% per mesi.

crollo borse mondialiFonte foto: ANSA
La sede della Borsa italiana

L’economia americana potrebbe rallentare dopo un inizio di 2024 da boom economico e un abbassamento molto repentino dei tassi di interesse causerebbe un ritorno dell’inflazione.

La tempesta perfetta a Tokyo

Con queste premesse ha aperto malissimo la Borsa di Tokyo, proprio nel giorno in cui la Banca Centrale Giapponese decideva di aumentare ancora i tassi di interesse di un decimo di punto.

Una giornata quindi già pesante è stata caratterizzata da un netto rafforzamento dello yen che ha portato molti giapponesi a vendere le azioni in loro possesso per convertirle in denaro liquido.

Si è formata così una tempesta perfetta che ha fatto chiudere il Nikkei in rosso di 12 punti percentuali, tra i peggiori cali giornalieri del mercato azionario giapponese.

Le conseguenze su Milano

All’apertura della Borsa di Milano questa mattina è stato subito evidente che anche in Italia si sarebbero avvertite le conseguenze di questi movimenti sui mercati finanziari.

Il Ftse Mib, l’indice più importante della Borsa di Milano, ha aperto in caldo di poco meno di 2 punti, per poi arrivare a perdere fino al 4% prima di stabilizzarsi attorno al -2,2% nel pomeriggio.

Male Tim, ancora alle prese con le conseguenze della cessione al fondo Kkr della rete telefonica italiana, e Stmicroelectronics, colosso dei semiconduttori, ma soprattutto a soffrire sono state le banche.

Monte dei Paschi ha perso il 3%, Nexi il 6% e anche gli altri istituti finanziari si sono dimostrati in netta difficoltà. La ragione sta nell’incertezza sull’abbassamento dei tassi e sul futuro dell’economia americana.

borse-milano-tokyo-crollo-mondiali Fonte foto: ANSA
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