Governo in bilico, la rivelazione di Maria Elena Boschi
Maria Elena Boschi, uno dei volti più importanti di Italia Viva, è tornata sulla possibile crisi di governo e sugli ipotetici scenari conseguenti
Il governo è in bilico. Giuseppe Conte dovrà verificare l’appoggio di Italia Viva, il partito guidato da Matteo Renzi che negli ultimi giorni ha più volte paventato la possibilità di togliere il sostegno all’esecutivo, richiamando le due ministre Teresa Bellanova ed Elena Bonetti, aprendo così alla crisi di governo. Sul tema è intervenuta una delle principali esponenti del partito renziano, Maria Elena Boschi, intervistata dal Messaggero.
Governo in bilico, perché è saltato il vertice tra Conte e Renzi
La Boschi è partita dall’incontro saltato tra Italia Viva e il premier, Giuseppe Conte, inizialmente fissato per martedì 15 dicembre: “Penso che il presidente si sia banalmente dimenticato che nel giorno da lui deciso Teresa Bellanova era impegnata a Bruxelles. Essendo capodelegazione di Italia Viva al governo non può non essere presente all’incontro”.
Il governo è in bilico? La Boschi non dà percentuali: “Le uniche che mi interessano sono quelle dei dati Istat: quanto scende il Pil, quanto cresce la disoccupazione, quanto investiamo sulla sanità. Se il governo vuole vivere, più che sopravvivere, deve occuparsi di questo”.
Governo in bilico: gli scenari secondo la Boschi
In caso di caduta del governo, Maria Elena Boschi non esclude la possibilità che Giuseppe Conte possa spingere una parte del Movimento 5 Stelle verso il voto. “Può darsi – ha detto – ma sono scenari da fantascienza meno interessanti dei dati economici del Paese”.
“Se poi Conte vuole votare perché pensa di capitalizzare il suo consenso personale – ha aggiunto – credo che sia un errore, innanzitutto per lui. Quanto ai 5Stelle: la metà ha il problema del terzo mandato, l’altra metà sa che oggi sono oltre 300, domani saranno 50. Ho qualche dubbio che vogliano andare al voto“.
Governo in bilico: le richieste di Italia Viva
Cosa vuole chiedere Italia Viva al presidente Conte per scongiurare la crisi? Innanzitutto di non rinunciare al Mes, “che ha meno condizioni e costa meno del Recovery Fund“. E poi di “valutare bene la questione dei servizi segreti: difficile continuare a tenere la delega quando ci sono così tanti problemi aperti”.
Senza dimenticare la questione rimpasto: “Se Conte ritiene di avere i ministri migliori del mondo, noi non possiamo che prenderne atto. Noi non chiediamo nessuna poltrona. Anzi, Bellanova e Bonetti hanno già spiegato che sono pronte a farsi da parte. Siamo l’unico partito che anziché chiedere i posti li lascia a disposizione degli altri”.