Crisi di governo, colpo di scena: la mossa "anti Draghi" di Conte, ma è scontro nel M5S
Nuovi retroscena sulla crisi di governo dopo le dimissioni di Draghi: la nuova mossa del Movimento 5 Stelle guidato dall'ex premier Conte
All’indomani delle dimissioni presentate dal presidente del Consiglio Mario Draghi e respinte dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il Movimento 5 Stelle prepara la prossima mossa.
La nuova mossa del Movimento 5 Stelle
Durante la riunione del Movimento 5 Stelle in programma venerdì 15 luglio, il partito valuterà il ritiro dei ministri 5 Stelle dal governo, prima della comunicazioni di Mario Draghi alle Camere in programma per mercoledì 20 luglio. “Il Consiglio nazionale si riunirà di nuovo oggi e faremo le nostre valutazioni”, ha spiegato la capogruppo del M5S al Senato, Maria Domenica Castellone, in alcune dichiarazioni riportate dal ‘Corriere della Sera’.
‘Agenzia Nova’ aggiunge ulteriori dettagli: a chiedere ai ministri M5S di dimettersi prima delle comunicazioni alle Camere di Mario Draghi sarebbe stato il presidente del Movimento Giuseppe Conte. L’indiscrezione sarebbe stata confermata da diverse fonti. L’obiettivo dell’ex premier sarebbe quello di staccare la spina al governo Draghi. Quasi tutti gli esponenti pentastellati al governo, però, avrebbero rifiutato. Lo stesso responsabile per le Politiche agricole, alimentari e forestali, Stefano Patuanelli, sarebbe contrario. Secondo ‘Agenzia Nova’, ci sono forti tensioni all’interno del Consiglio nazionale del Movimento, e non solo.
Giuseppe Conte e Mario Draghi.
La decisione di Mario Draghi
Dopo la votazione sul Dl Aiuti (il Senato ha votato la fiducia, ma il Movimento 5 Stelle ha deciso di uscire dall’Aula), Mario Draghi ha deciso di presentare le sue dimissioni da presidente del Consiglio.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha deciso di respingere le dimissioni di Mario Draghi, rinviando la decisione alle Camere. Il Quirinale, attraverso una nota pubblicata nella serata di giovedì 14 luglio, ha spiegato che nel colloquio tra Draghi e Mattarella si è registrata “una totale identità di vedute“.
Mario Draghi ha annunciato così, al Consiglio dei Ministri, la sua intenzione di dimettersi: “Questa sera rassegnerò le mie dimissioni nelle mani del Presidente della Repubblica. Le votazioni di oggi in Parlamento sono un fatto molto significativo dal punto di vista politico. La maggioranza di unità nazionale che ha sostenuto questo governo dalla sua creazione non c’è più”.
Il presidente del Consiglio ha poi aggiunto: “È venuto meno il patto di fiducia alla base dell’azione di governo. In questi giorni, da parte mia, c’è stato il massimo impegno per proseguire nel cammino comune, anche tentando di venire incontro alle esigenze che mi sono state avanzate dalle forze politiche. Come è evidente dal dibattito e dal voto di oggi in Parlamento, questo sforzo non è stato sufficiente”.
Crisi di governo: mercoledì giornata “chiave”
Nella giornata di mercoledì 20 luglio, il presidente del Consiglio Mario Draghi riferirà alle Camere per spiegare a deputati e senatori i motivi che lo hanno spinto a presentare le sue dimissioni.