Covid, Zangrillo: "Ora occupiamoci di chi muore di altre malattie"
Il medico ha sottolineato l'importanza di curare anche altri malati oltre a quelli positivi al coronavirus, visti gli ottimi numeri dei ricoveri
Sono destinate a far parlare le dichiarazioni che il professor Alberto Zangrillo ha affidato ai social. Su Twitter il direttore del Dipartimento di Terapia intensiva e Anestesia dell’ospedale San Raffaele di Milano, ha ribadito infatti l’importanza di occuparsi di altre malattie oltre al Covid.
Lo ha fatto commentando un’immagine che mostra gli accessi in ospedale dovuti al coronavirus durante la scorsa settimana. Dei 1.215 pazienti che si sono rivolti al pronto soccorso dell’ospedale milanese tra l’11 e il 18 settembre, solo 16 erano positivi al Sars-Cov-2, l’1,3%.
Di questi, 10 codici verdi e 6 codici gialli, con 12 non vaccinati. A essere ricoverati sono stati in 6, lo 0,5%. Di questi 4 in bassa intensità, con tre vaccinati con un’età media di 86 anni, e due in alta intensità, entrambi non vaccinati.
“Con questi dati, ora, occupiamoci del 99,5% di coloro che muoiono d’altro“, ha dichiarato Alberto Zangrillo, considerando gli ottimi dati sui ricoveri, che fanno emergere l’efficacia del vaccino anti Covid, come rimarcato già dall’esperto.