Covid, in spiaggia senza mascherina in estate? Parla Sileri
Sileri afferma che non è remota l'ipotesi che in estate si potrà andare in spiaggia senza mascherina
Il sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri, ospite a Un Giorno da Pecora (Rai Radio1) sottolinea che l’Italia sta vivendo ancora la terza ondata, ma che in prospettiva è giunto il tempo di programmare le riaperture. “Ora non sono pensabili ma sono programmabili”, rimarca, parlando delle sue previsioni sul futuro prossimo.
“Mi immagino di andare in spiaggia senza mascherina, ma ovviamente sempre con le precauzioni previste”, spiega il sottosegretario riferendosi al periodo estivo.
“Mi aspetto che a giugno – aggiunge -, avendo tutte le dosi promesse, potremmo avere magari i due terzi della popolazione, se non i tre quarti di coloro che desiderano la vaccinazione, già vaccinati, almeno con una dose”.
Capitolo cambio colori delle Regioni: Sileri precisa che “i dati mostreranno un miglioramento questa settimana ma il giallo in questo momento non esiste. Però verso fine aprile vedo un notevole miglioramento della circolazione del virus, tale da poter davvero alleggerire le misure anti Covid”.
Il sottosegretario, avendo una formazione scientifica, preferisce parlare di una prospettiva non “ottimista” ma “realista”. “Adesso – prosegue – vi è un decreto che regola la vita fino a Pasquetta, ma dopo torneremo con le colorazioni delle regioni e i famosi 21 parametri, con le regioni che vedono miglioramenti che torneranno alla zona gialla e perché no, spero, anche a quella bianca“.
Sileri però rimarca che “se arrivasse un’ulteriore variante le cose non potranno andare così”. Quindi afferma che “il miglior vaccino arriverà tra un po’ e sarà l’estate, perché questo virus non ama tanto l’estate”.
Il sottosegretario alla Salute si sofferma poi sulla campagna vaccinale: “Le dosi distribuite in Italia sono 10 milioni, di cui 9 già somministrate” e “sta crescendo in modo importante anche chi ha avuto la seconda dose. Abbiamo il 5% della popolazione con vaccinazione completa e per Pasqua arriveremo a un 12% di popolazione che avrà ricevuto almeno una dose”.
E ancora: “Siamo vicini a 3 milioni di anziani vaccinati over 80 con almeno una dose” e “realisticamente per metà aprile tutti gli over 80 che desiderano esser vaccinati avranno ricevuto almeno una prima dose”. “Dalla seconda decade di aprile – aggiunge – viaggeremo a 500mila dosi al giorno perché arriverà anche il siero Johnson&Johnson e le altre dosi promesse dagli altri. Avremo poi anche Curevax e verosimilmente Sputnik“.
A infondere fiducia, conclude Sileri, “sono i dati del personale sanitario a cui sono state date 3 milioni di dosi e ora si sta infettando chi non ha fatto il vaccino o chi aspetta la seconda dose. Ma nelle Rsa già non si osservano più polmoniti severe e questo accadrà anche agli altri che hanno fatto il vaccino”.