Covid, ricoveri e vaccini: il nuovo allarme della Fondazione Gimbe
Nel nuovo monitoraggio della Fondazione Gimbe c'è un triplo campanello d'allarme su ricoveri, terapie intensive e vaccini Covid
Rallenta l’incremento dei nuovi casi Covid (+20%), ma aumentano i ricoveri e le terapie intensive. Lo ha affermato la Fondazione Gimbe nel suo consueto monitoraggio settimanale, riferito al periodo compreso tra il 28 luglio e il 3 agosto 2021.
Nonostante il rallentamento registrato nella crescita nuovi casi, continuano a salire i pazienti ricoverati in area medica (+36,3%) e nelle terapie intensive (+36,5%).
I numeri assoluti restano bassi, ma presentano rilevanti differenze regionali di saturazione dei posti letto.
Rimangono stabili, invece, i decessi.
Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, ha dichiarato: “I nuovi casi settimanali continuano a salire, seppur a un ritmo meno sostenuto rispetto alla settimana precedente. Ma rimangono indubbiamente sottostimati dall’insufficiente attività di testing e dalla mancata ripresa del tracciamento dei contatti”.
Per quanto riguarda i vaccini anti Covid, è tornata a salire la percentuale delle prime dosi sul totale delle somministrazioni, ma la campagna vaccinale, stando a quanto sottolineato dalla Fondazione Gimbe, è ormai dipendente dai vaccini a Mrna e può contare su un numero di dosi insufficiente per mantenere il ritmo.
Covid in Italia: il report Gimbe in dettaglio
Nel dettaglio, dal report Gimbe è emerso che, rispetto alla settimana precedente, si registrano le seguenti variazioni:
- Decessi: 120 (+8,1%)
- Terapia intensiva: +69 (+36,5%)
- Ricoverati con sintomi: +585 (+36,3%)
- Isolamento domiciliare: +23.252 (+33,9%)
- Nuovi casi: 38.328 (+19,9%)
- Casi attualmente positivi: +23.906 (+34%)
Nella settimana tra il 28 luglio e il 3 agosto, rispetto alla precedente, in tutte le Regioni a eccezione della Provincia Autonoma di Trento e del Lazio, Regione dove l’attacco hacker ha rallentato l’aggiornamento dei dati, il report di Gimbe ha rilevato un incremento percentuale dei nuovi casi.
In termini assoluti, il numero di posti letto occupati da parte di pazienti Covid in area medica è passato dal minimo di 1.088 registrato il 16 luglio ai 2.196 del 3 agosto, mentre quello delle terapie intensive dal minimo di 151 del 14 luglio ai 258 del 3 agosto.
Al momento, però, le percentuali di occupazione a livello nazionale rimangono molto basse: 4% in area medica e 3% nelle terapie intensive.
Tuttavia, si osserva una importante eterogeneità regionale: per l’area medica si collocano sopra la media nazionale Sicilia (11%), Calabria (9%), Campania (6%), Basilicata (6%), Lazio (6%) e Sardegna (5%); per l’area critica sopra media nazionale Sardegna (10%), Liguria (6%), Lazio (5%), Sicilia (4%) e Toscana (4%).