Covid, Ricciardi perde la pazienza: attacco ai "camici bianchi"
L'ira di Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute: "C'è chi parla con le competenze di uno steward Alitalia"
Alcuni medici che parlano di coronavirus hanno “la cultura epidemiologica di uno steward dell’Alitalia: lo ha detto Walter Ricciardi, consulente del ministro della Salute, parlando a “L’aria di domenica” su La7. Il riferimento di Ricciardi, ha tenuto a precisare, non è a chi parla conoscendo l’argomento ma agli altri “camici bianchi” che non hanno le competenze di epidemiologia.
“Io sono assolutamente d’accordo con gli scienziati che studiano e che parlano soltanto di cose di cui sanno – ha precisato l’esperto -. Io in particolare conosco il professor Galli da tanti anni io non sono mai stato in disaccordo con lui perché lui parla soltanto delle cose che sa e che studia. È un’autorità assoluta nel suo settore”.
A infastidire Ricciardi, ha dichiarato, “sono alcuni outsider che per una serie di motivi che parlano di cose che non sanno, sono soprattutto clinici e sono esposti al ‘mostro del numeratore’: rapportano l’esistenza globale a quello che vedono negli studi e negli ambulatori. Agli inizi degli anni ’80 – ha continuato Ricciardi – i medici americani dissero che l’Aids era una malattia che colpiva neri e omosessuali”.
Tornando sulla metafora degli steward di volo, “con tutto il rispetto – ha spiegato Walter Ricciardi -, mai chiederemmo ad uno steward quali misure vanno prese in una pandemia. Ad un medico lo chiediamo, perché pensiamo che quel camice bianco lo abiliti a parlare di sanità pubblica”.
“Non è così – ha tenuto a precisare il consulente del ministero -, l’epidemiologia è una scienza complessissima da studiare: 6 anni di medicina, 4 anni di specializzazione e master aggiuntivi. Ci vogliono 10-12 anni per formare un epidemiologo, se tu hai visto un paziente e pensi che la tua realtà sia estrapolabile, induci la gente all’errore perché le persone vogliono sentirsi dire che il virus è morto e vogliono tornare alla normalità”.