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Covid, rallentano i contagi? In che fase della pandemia siamo

Il punto sulla pandemia mentre nel mondo si registrano segnali di rallentamento

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Se si può dire che il nostro Paese sia entrato nella quarta ondata, nel resto del mondo la pandemia da Covid-19 sembrerebbe vivere una fase di lento assestamento mentre raggiunge quota 200milioni di contagi e oltre 4 milioni di vittime. Come ricorda il Corriere della Sera, in India, nonostante sia vaccinato solo il 7,4% della popolazione, in tre mesi i nuovi casi sono passati da 400mila a 40mila al giorno. In Brasile per la prima volta dopo 6 mesi la media dei casi quotidiani è in calo.

Il Regno Unito ha tremato davanti alla nuova ondata di contagi spinti dalla variante Delta, una crescita improvvisa che sembrava poter rimettere in crisi il sistema sanitario. L’emergenza c’è stata ma, per la sorpresa degli stessi esperti, nel giro di poche settimane il picco sembra essere stato superato: dai quasi 60mila nuovi casi di metà luglio i casi si sono dimezzati fino ai circa 30mila di oggi.

Covid, in che fase della pandemia siamo: la risposta del virologo Carlo Perno

Di fronte a questi esempi è possibile affermare che la pandemia abbia cominciato a frenare? A questa domanda ha risposto Carlo Federico Perno, direttore della Microbiologia e virologia all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma: “Siamo in una fase di passaggio, in cui è necessario aggiornare i parametri di valutazione. Tutte le grandi pandemie della storia hanno alternato fasi di accelerazione e rallentamento, questa non fa eccezione” ha detto il virologo interpellato dal Corriere della Sera.

“Per capirla – ha spiegato – dobbiamo considerare almeno tre fattori: l’aumentata infettività del virus (con la variante Delta), il numero di persone protette grazie al distanziamento, alle mascherine e alla densità di popolazione (dove è scarsa c’è meno probabilità di infezione) e l’immunità, non solo dei vaccinati ma anche dei guariti. Si è visto infatti che chi si è ammalato di Covid, con poche eccezioni, è protetto dall’infezione.”

“C’è poi un altro elemento: l’attività di tracciamento e di testing, ovvero il numero di tamponi eseguiti ogni giorno. Possiamo ritenere che in India e altri Paesi (basti pensare all’Africa) i contagi, e molto probabilmente anche i morti, siano molti di più di quelli ufficiali. La cosiddetta immunità di gregge non è un numero fisso e magico, ma uno stato sociale legato a diversi fattori che, una volta raggiunto, permette di ottenere la protezione della popolazione” ha aggiunto il virologo.

Per il professore di microbiologia fino a quando il coronavirus continuerà a circolare rimarrà sempre il pericolo della comparsa di una nuova variante, come la Delta, che può riaccendere la pandemia.

Covid, in che fase della pandemia siamo: l’analisi dell’epidemiologa Stefania Salmaso

La situazione attuale è difficile da interpretare – osserva Stefania Salmaso dell’Associazione italiana di epidemiologia -, anche perché in ogni area geografica agiscono specifici fattori. In Italia abbiamo assistito a un balzo esponenziale dei contagi dopo gli Europei di calcio, poi c’è stato un rallentamento, o meglio una crescita meno rapida.”

“Oggi l’infezione sta circolando nelle persone giovani, tra 14 e 24 anni. Pensiamo alla situazione in Gran Bretagna, dove i contagi sono scesi del 40% in poco più di una settimana – dice l’epidemiologa. È ragionevole presumere che un elemento determinante sia stata la chiusura delle scuole a metà luglio, oltre al fatto che il 70% della popolazione vaccinabile ha già ricevuto due dosi”.

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