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Covid, come sarà l'autunno: il pronostico del matematico Battiston

Le differenze tra l'autunno 2020 e quello 2021 secondo il matematico Roberto Battiston: la sua analisi

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Per gli italiani sono ancora vivi i ricordi dello scorso autunno, quello del 2020, quando il coronavirus riprese a circolare in modo massiccio a partire da ottobre. Per questo, sono in molti a chiedersi cosa ci aspetta quest’anno e se siamo destinati a rivivere lo stesso aumento esponenziale dei contagi che aveva portato il governo dodici mesi fa a istituire le zone rosse locali.

Il matematico del virus, Roberto Battiston, ha fatto un pronostico parlando a Repubblica: “Senza vaccini saremmo in una situazione ben peggiore di quella dell’ottobre del 2020, quando eravamo alla vigilia della seconda ondata”.

“Partiamo dall’estate appena trascorsa, che è stata più difficile di quella del 2020 a causa della variante Delta, diffusasi tra fine giugno e inizio luglio – ha osservato il matematico -. In quelle settimane sia Rt che i nuovi infetti quotidiani si sono impennati ed erano ben più alti che nello stesso periodo dell’anno precedente” però “si è fatto sentire l’effetto della campagna vaccinale, che dopo avere spento definitivamente la variante Alfa, che ancora circolava, ha domato l’effetto della Delta, facendo piegare verso il basso sia la curva dell’Rt che quella dei nuovi infetti quotidiani”.

Le differenze tra il 2020 e il 2021, secondo Battiston, sono notevoli: “L’anno scorso di questi tempi venivamo da una estate dai numeri molto bassi, ma poi i nuovi infetti e Rt crebbero in modo rapidissimo dopo la riapertura delle scuole e delle attività produttive, portando a fine novembre il numero degli infetti attivi a quota 800mila” mentre “quest’anno non sta accadendo niente di simile: siamo partiti, come detto, da numeri estivi più alti, ma da metà agosto siamo in continua decrescita, anche se negli ultimi giorni si osserva un leggero rallentamento”.

“Nei numeri non vediamo l’effetto di questa straordinaria capacità di contagio” della variante Delta, “nonostante che, solo con la riapertura delle scuole, si sia messo in moto un rimescolamento della società che coinvolge, direttamente o indirettamente più di nove milioni fra studenti e personale scolastico oltre ai rispettivi nuclei familiari, una parte sostanziale della società italiana”, ha aggiunto Battiston. La sua conclusione è che sia “tutto merito dei vaccini e, da agosto, anche del Green pass“.

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