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Covid, offensiva Ue contro AstraZeneca: l'ultimatum

Sono scaduti i termini della lettera inviata alla casa farmaceutica dove la Commissione europea contesta la violazione del contratto

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Un ultimatum scaduto che potrebbe portare alla battaglia legale tra la Commissione europea e la casa farmaceutica AstraZeneca. È questo il valore della lettera inviata il 19 marzo, come riporta il Corriere, da Sandra Gallina, l’italiana alla guida della direzione generale Salute e che per l’Unione europea ha negoziato i contratti sui vaccini.

L’ultimo atto in ordine di tempo delle accuse portate avanti da Bruxelles, che contesta da mesi alla casa farmaceutica la violazione degli accordi di fornitura dei vaccini: “A seguito di un’analisi dettagliata di tutte le informazioni  siamo giunti alla conclusione che AstraZeneca ha violato e continua a violare le sue obbligazioni contrattuali sulla produzione e la fornitura delle 300 milioni di dosi iniziali per l’Europa” si legge nella lettera indirizzata alla vicepresidente esecutiva per l’Europa, Ikra Reic, e all’avvocatessa di AstraZeneca Mariam Koohdari.

“Vi chiediamo formalmente e vi diamo preavviso di porre rimedio alle sostanziali violazioni contrattuali entro venti giorni da questa lettera” scriveva Sandra Gallina, avvertendo “vi diamo preavviso di recuperare senza ulteriori ritardi sull’arretrato nella produzione e consegna delle dosi e di mitigare qualunque danni causato”.

La comunicazione potrebbe precedere una richiesta di danni, considerando a maggior ragione che i termini sarebbero scaduti da due giorni ma dall’azienda non sarebbe arrivata ancora risposta.

Al centro delle contestazioni della Commissione il mancato rispetto del “best reasonable effort“, il maggior sforzo possibile che la casa farmaceutica anglo-svedese avrebbe dovuto compiere per adempiere agli impegni sulle forniture.

A fine marzo AstraZeneca aveva fornito all’Europa soltanto 30,12 milioni di dosi del vaccino anti-Covid, a fronte di 30 e 40 milioni di fiale previste dal contratto firmato con l’Ue, entro la fine del 2020, fra 80 e 100 milioni nel primo trimestre del 2021 e 300 milioni previsti entro la fine di giugno. Una fornitura per la quale la Commissione ha già pagato una prima rata da 227 milioni di euro.

Tra le accuse principali di Bruxelles proprio l’incasso dell’anticipo subito dopo la firma lo scorso agosto senza tenere fede agli impegni, il fatto che AstraZeneca avrebbe promesso le stesse dosi a più committenti pur garantendo il contrario nel contratto con la Commissione europea e che avrebbe senza motivi evidenti tardato nella sua richiesta di autorizzazione del suo vaccino presso il regolatore europeo Ema.

Ma sullo sfondo della lettera i sospetti nemmeno tanto velati che l’azienda farmaceutica abbia favorito il Regno Unito consegnando al premier Boris Johnson le dosi prodotte negli stabilimenti sull’Isola che secondo la Commissione sarebbero spettate all’Ue.

Vaccino AstraZeneca, sospensione e casi di trombosi: cosa succede Fonte foto: ANSA
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