Covid, obbligo vaccinale per i sanitari: una legge allo studio
Il ministero della Salute sta prendendo in esame una legge sull'obbligo del vaccino per il personale sanitario
Richiesto da più parti dopo i diversi focolai avvenuti degli ospedali a causa di personale sanitario non vaccinato, adesso il ministero della Salute sta valutando seriamente di inserire l’obbligo di immunizzazione contro il Covid-19 per medici, infermieri e operatori delle Rsa. Come riporta Repubblica, in giornata si attendono al dicastero i dati i dati sulla copertura dei dipendenti di Asl e ospedali, come anche di Rsa e strutture private e accreditate, elaborati da Agenas, l’agenzia sanitaria nazionale delle Regioni.
Sulla stessa strada si sta già dirigendo il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti dopo il caso del cluster scoppiato all’ospedale San Martino di Genova nel quale lavorava un’infermiera che ha rifiutato il vaccino ed è stata trovata positiva: “Ho dato mandato ai miei uffici di valutare la possibilità di intervenire con una legge regionale per obbligare questa categoria a vaccinarsi – ha detto Toti, riportato da Ansa – chi fa questo lavoro e rifiuta di proteggere se stesso con il vaccino non protegge i pazienti di cui dovrebbe prendersi cura. E questo è inaccettabile”.
Covid, obbligo vaccinale per i sanitari: i numeri
I numeri preliminari dicono finora di una copertura di oltre il 90% del personale sanitario, in certi casi anche fino a sopra il 95. Per la federazione degli infermieri Fnopi e il sindacato degli ospedalieri Anaao, l’adesione alla campagna vaccinale coinvolgerebbe quasi la totalità dei propri iscritti, per circa il 99% di professionisti che hanno ricevuto la somministrazione.
“Chi sta in prima linea e non si vaccina deve essere sottoposto alla procedura per la dichiarazione di inidoneità all’incarico. Una nuova legge va bene ma le norme attuali sulla sicurezza sul lavoro permettono già di intervenire. Spostando dai settori a rischio e magari mettendo in smart working il lavoratore che non si vaccina. E se problemi organizzativi rendono quell’intervento impossibile ci sono le ferie obbligate e l’aspettativa obbligatoria senza assegni” sostiene il segretario del sindacato degli ospedalieri Anaao, Carlo Palermo.
Covid, obbligo vaccinale per i sanitari: gli operatori sociosanitari
Lo stesso non si può dire per gli operatori sociosanitari, gli “oss”, soprattutto tra coloro che lavorano nelle residenze per gli anziani: “I lavoratori devono essere liberi di poter scegliere – rivendica Angelo Minghetti, coordinatore di Migep, la federazione delle professioni sanitarie e sociosanitarie – . Le strutture non possono fare imposizioni, come invece è successo. Se vogliono fare una legge, l’obbligo deve riguardare tutti i cittadini, non solo gli operatori sanitari”.
La situazione è la stessa descritta da una delle associazione delle Rsa, Anastase: “Nelle nostre strutture la copertura oscilla tra il 75 e l’85% – spiega il vicepresidente Paolo Moneti. Non sempre però abbiamo i dati perché i lavoratori non sono tenuti a dircelo. Io sono favorevole all’obbligo, perché chi lavora nel sistema sanitario non può non essere vaccinato. Se si va sotto il 70% di copertura, si rischiano problemi seri. Non ci dimentichiamo che ospitiamo le persone più fragili”.