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Covid, i dati del monitoraggio: quali regioni sono a rischio

La nuova bozza del monitoraggio Iss rileva un miglioramento negli indicatori della pandemia in Italia

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

La bozza del nuovo monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del Ministero della Salute sull’andamento dei contagi da Covid in Italia, all’esame della cabina di regia, rileva dati in miglioramento su tutto il territorio nazionale, nonostante alcune regioni siano ancora a rischio.

Diminuisce ancora l’incidenza settimanale dei casi, che scende a 34 ogni 100 mila abitanti nel periodo tra il 27 settembre e il 3 ottobre, rispetto ai 39 ogni 100 mila abitanti della settimana precedente.

L‘indice Rt medio calcolato sui casi sintomatici rilevato tra il 15 e il 28 settembre rimane stabile a 0,83, con un range compreso tra lo 0,81 e lo 0,86, quindi sotto la soglia epidemica di 1.

Diminuiscono lievemente anche i parametri relativi alla saturazione degli ospedali, con i posti letto in terapia intensiva occupati al 4,8% e i ricoveri che passano dai 459 del 28 settembre ai 433 del 5 ottobre.

Stesso trend anche per i reparti Covid, con le aree mediche occupate al 5,1% a livello nazionale. Si osserva anche in questo la diminuzione dei pazienti ospedalizzati che passano da 3.418 a 2.968.

Diminuisce anche il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione, che passano da 7.070 a 5.903, e la percentuale di casi rilevati attraverso il tracciamento dei contatti, dal 34% al 33%.

Aumenta invece la percentuale di casi che sono rilevati dopo l’insorgenza dei sintomi, dal 45% al 47%. Rimane stabile quella dei casi diagnosticati attraverso le attività di screening, al 21%.

Covid, i dati del monitoraggio: 4 regioni a rischio moderato

Sono quattro le regioni e le province autonome classificate a rischio moderato. Si tratta di Basilicata, Bolzano, Trento e Valle d’Aosta. Sono considerate nella fascia di rischio basso le altre 17 regioni.

In Basilicata e Trento è allerta per la resilienza dei presidi ospedalieri per uno dei due parametri presi in considerazione, mentre nessun territorio ha molteplici allerte.

Covid, i dati del monitoraggio: le raccomandazioni dell’Iss

La variante Delta, confermano Iss e Ministero della Salute, è dominante in Italia e nell’intera Unione Europea. Il ceppo è associato a una maggiore trasmissibilità.

“Una più elevata copertura vaccinale e il completamento dei cicli di vaccinazione rappresentano gli strumenti principali per prevenire ulteriori recrudescenze di episodi di aumentata circolazione del virus sostenuta da varianti emergenti”, viene sottolineato nella bozza.

Il monitoraggio ribadisce ancora l’importanza di realizzare il tracciamento capillare dei contatti e il contenimento dei casi positivi, prestando attenzione all’applicazione delle misure e dei comportamenti che limitano la circolazione del coronavirus.

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