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Covid, mix di vaccini: è arrivato il parere dell'Aifa

L'Agenzia Italiana del Farmaco ha fornito il suo parere sul mix di vaccini tra prima e seconda dose

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Dopo le dichiarazioni rassicuranti del presidente dell’Aifa Giorgio Palù, la Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia Italiana del Farmaco ha espresso il suo parere positivo sulla vaccinazione anti Covid eterologa, citando due studi che parlano di “buoni risultati in termini di risposta anticorpale e sicurezza”.

Nel documento, come riportato da ‘Adnkronos’, si legge: “A fronte di un rilevante potenziamento della risposta anticorpale ottenuta con la prima dose, suggestivo di un effetto booster, il mix vaccinale (prima dose con Vaxzevria e seconda dose con Comirnaty) ha presentato un profilo di reattogenicità che, seppure caratterizzato da una maggiore frequenza in termini di effetti collaterali locali e sistemici di grado lieve-moderato, è apparso nel complesso accettabile e gestibile“.

Nel testo è anche scritto: “Sulla base di questi studi si ritiene che i dati disponibili possano supportare l’utilizzo del vaccino Comirnaty e, per analogia, del vaccino Moderna, come seconda dose per completare un ciclo vaccinale misto nei soggetti di età inferiore ai 60 anni che abbiano già effettuato una prima dose di vaccino Vaxzevria”.

Nel documento sono citati i due studi disponibili, uno spagnolo e uno inglese, sulla base dei quali è stato espresso il parere della Cts: essi, hanno spiegato gli esperti, “mostrano buoni risultati in termini di risposta anticorpale e sicurezza“.

Per quanto riguarda il distanziamento tra le due dosi, nel documento dell’Aifa si legge: “Si ritiene che la seconda somministrazione con vaccino a mRna possa avvenire a distanza di 8-12 settimane dalla somministrazione di Vaxzevria”.

Mix di vaccini: la rassicurazione del ministro Speranza

Il ministro della Salute Roberto Speranza, in un’intervista a ‘La Stampa’, ha fornito ulteriori rassicurazioni sulla sicurezza ed efficacia del mix di vaccini.

Speranza ha definito infondate le preoccupazioni, dal momento che “il cosiddetto ‘crossing vaccinale’ è una cosa che la Germania fa da due mesi, che anche la Francia e la Spagna fanno da tempo: è una procedura che ha dato buoni risultati, non sono invenzioni, ma evidenze e studi scientifici”.

Il ministro della Salute ha poi aggiunto che le Regioni “devono adeguarsi”.

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