Covid, nuova impennata dell'indice Rt in Italia. Il "caso" Sardegna

Come prevedibile sulla base dei numeri degli ultimi bollettini sull’emergenza Covid in Italia, nel nostro Paese sia l’indice Rt che l’incidenza dei casi sono in evidente aumento. Rispetto ai dati della scorsa settimana, in particolare, stando alla bozza del monitoraggio settimanale dell’Istituto Superiore di Sanità e del ministero della Salute, l’indice Rt è balzato a 1,26 (il 16 luglio era a 0,91, sette giorni prima era a 0,66).

Si tratta della prima volta che l’Rt torna sopra l’1 dal 1° marzo scorso.

Raddoppia l’incidenza dei casi: dai 19 casi su 100 mila abitanti di settimana scorsa, si è infatti passati a 40 casi ogni 100 mila abitanti.

Covid, l’indice Rt e l’incidenza nelle Regioni d’Italia

L’indice Rt è sopra la soglia dell’1 in gran parte delle Regioni italiane.

Sono 16, infatti, le regioni e province autonome che presentano un Rt superiore a 1, con la Sardegna che registra addirittura un indice Rt pari a 2,24.

Le altre con Rt superiore a 1 sono: Abruzzo (1,27), Campania (1,26), Emilia Romagna (1,35), Friuli Venezia Giulia (1,24), Lazio (1,18), Liguria (1,45), Lombardia (1,34), Marche (1,46), Piemonte (1,27), Provincia di Bolzano (1,24), Provincia di Trento (1,04), Puglia (1,22), Sicilia (1,18), Toscana (1,43), Veneto (1,67).

Stando a quanto riferito dall’Ansa, 19 tra regioni e province autonome sono classificate a rischio moderato.

Due regioni (Basilicata e Valle D’Aosta) sono invece classificate a rischio basso.

La Sardegna è prima anche per l’incidenza dei casi, con 82,8 su 100 mila abitanti. Altre tre sono sopra la soglia di 50, ovvero il Veneto (68,9), il Lazio (68,8) e la Sicilia (64,9).

Tasso di ospedalizzazione: la situazione delle Regioni d’Italia

Nella giornata di giovedì, il ministro della Salute Roberto Speranza ha annunciato la modifica dei parametri per il cambio di fascia di rischio delle Regioni: il nuovo parametro prevalente è il tasso di ospedalizzazione.

Nessuna regione e provincia autonoma supera questa settimana la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva rimane stabile al 2%, con un lieve aumento nel numero di ricoveri, che passa da 157 (13/07/2021) a 165 unità (20/07/2021).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale resta al 2%. Anche il numero di persone ricoverate in queste aree è in lieve aumento: 1.128 (13/07/2021) a 1.194 (20/07/2021).

Per entrambi gli indicatori si tratta di percentuali ben lontani dalle soglie per la zona gialla del 15% e del 10%. Tuttavia alcune regioni hanno superato già il 5%. Si tratta per i posti letto in area medica di Calabria (5,7%) e Sicilia (5,2%).

Riguardo le terapie intensive, le regioni con più posti letto occupati in percentuale sono la Toscana (3,4%), la Sicilia (3,3%) e il Lazio (3%).

Fonte foto: ANSA