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Covid, impennata di Rt e incidenza: le regioni a rischio

Secondo la bozza del monitaraggio settimanale dell'Iss e del Ministero della Salute, l'indice Rt si sta avvicinando alla soglia di allerta

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Sia l’indice Rt sia l’incidenza sono in netto rialzo, a causa della variante Delta, in aumento anche in Italia: il primo tocca quota 0,91 (sette giorni fa era a 0,66), la seconda registra 19 casi su 100 mila abitanti (una settimana fa erano 11; due settimane fa il punto più basso, 9). I dati, diffusi dall’Ansa, sono contenuti nella bozza di monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di sanità e del Ministero della Salute, relativo all’andamento dei contagi.

Inoltre, aumenta il numero di nuovi casi non associati a catene di trasmissione (2.408 contro 1.539 la settimana precedente). La percentuale dei casi rilevati attraverso l’attività di tracciamento dei contatti scende ulteriormente (31% contro 32,6% la scorsa settimana). Aumenta quella dei casi rilevati attraverso la comparsa dei sintomi (46,2% contro 40,3%). Il 22,8% è stato diagnosticato attraverso attività di screening.

Speranza: “Per colori regioni peseranno di più i ricoveri”

Il ministro della Salute Roberto Speranza è intervenuto alla riunione organizzata con i ministri di Germania, Portogallo e Slovenia. Come riporta l’Adnkronos, Speranza ha chiarito che per un eventuale ritorno in zona gialla per le regioni italiane, “peserà di più il tasso dei ricoveri”.

“In una fase caratterizzata da un livello importante di vaccinazione, è ragionevole che nei cambi di colore e nelle conseguenti misure di contenimento pesi di più il tasso di ospedalizzazione rispetto agli altri indicatori”, ha sottolineato il ministro.

Covid, Rt a 0,91: cos’è, cosa significa e perché deve essere inferiore a 1

Dall’indice Rt, ormai da mesi, dipende sostanzialmente il ritorno alla normalità. Descrive il tasso di contagiosità del Sars-CoV-2 dopo l’applicazione delle misure anti Covid. Di fatto si riferisce alla potenziale trasmissibilità del virus.

Questo significa che se l’Rt è pari a 2, ogni infetto contagerà altre due persone nel periodo considerato: e quelle due ne contageranno altrettante a testa nel periodo successivo.

Quindi, se l’indice Rt è superiore a 1 vuol dire che ogni persona infetta contribuisce a far crescere il numero di casi: perché la pandemia rallenti, il valore deve essere inferiore a 1.

L’altro indice, R0, indica invece la trasmissibilità nella fase iniziale dell’epidemia.

Covid, impennata di Rt e incidenza: le regioni a rischio

Sono 19 le regioni e Province autonome (PA) classificate a rischio moderato e due (Provincia autonomia di Trento e Valle D’Aosta) a rischio basso questa settimana.

Solo due settimane fa tutte le regioni erano classificate a rischio basso mentre dalla scorsa settimana si è iniziato a evidenziare un aumento dei casi in 11 Regioni.

Fortunatamente, nessuna supera la soglia critica di occupazione dei posti letto in terapia intensiva o area medica.

Il tasso di occupazione in terapia intensiva è del 2%, con una diminuzione nel numero di persone ricoverate che passa da 187 (6 luglio) a 157 (13 luglio).

Il tasso di occupazione in aree mediche a livello nazionale rimane al 2%. Il numero di persone ricoverate in queste aree passa da 1.271 (6 luglio) a 1.128 (13 luglio).

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