Covid, l'indice Rt in Italia è più alto di quanto comunicato?
Secondo il fisico Giorgio Sestili, l'indice Rt in Italia sarebbe 1,2 e non 0,99 come comunicato nel monitoraggio Iss
Secondo Giorgio Sestili, fisico ideatore della pagina Facebook ‘Coronavirus – Dati e analisi scientifiche’, l’indice RT in Italia sarebbe più alto del dato pari a 0,99 comunicato nell’ultimo monitoraggio dell’Istituto Superiore di Sanità. “Il valore di 0,99 è su dati di 2 settimane fa che non rispecchiano assolutamente la situazione attuale”, ha spiegato Sestili a ‘Adnkronos Salute’.
Il fisico, citando “una nostra elaborazione”, stima l’indice Rt nazionale “a 1,2“.
La spiegazione dello scienziato: “Negli ultimi 7 giorni abbiamo registrato un +29% dei casi rispetto ai 7 giorni precedenti: un incremento importante, specie considerando che venivamo da 5 settimane di stabilizzazione dei casi”.
Ancora Sestili: “Anche i tamponi sono aumentati, ma solo del 12%. Quindi l’aumento dei tamponi non può in nessun modo giustificare l’aumento dei casi”.
La chiosa finale: “Sono aumentati del 21% gli ingressi in terapia intensiva e questa è la cosa più preoccupante, perché l’ingresso in terapia intensiva è il dato più accurato e che non risente dei tamponi effettuati”.
Nella giornata di venerdì l’Istituto Superiore di Sanità ha comunicato che l’indice Rt medio in Italia si mantiene stabile a 0,99. Tuttavia in 10 Regioni l’indice di contagio ha già oltrepassato quota 1.
I dati hanno spinto la Cabina di Regia tra Ministero della Salute e Istituto Superiore di Sanità a inserire nel report settimanale il suggerimento di una “necessità di ulteriori urgenti misure di mitigazione”.
Le misure devono interessare sia il territorio nazionale sia, a carattere di contenimento, quelle “aree a maggiore diffusione”. L’obiettivo resta quello di scongiurare un sovraccarico dei servizi sanitari.
Nel bollettino Covid di sabato 27 febbraio si contano 18.916 nuovi contagi su 323.047 tamponi effettuati, con 280 morti e 22 ricoveri in terapia intensiva in più rispetto al giorno precedente.