Covid, in Israele record di contagi gravi, ma il vaccino ha permesso di evitare un nuovo lockdown
Cosa sta succedendo in Israele: aumento record di nuovi casi gravi nonostante la quarta dose di vaccino. Parla il "Figliuolo" di Tel Aviv
La quarta dose di vaccino anti coronavirus, che in Italia al momento non è prevista, è già realtà in diversi Paesi del mondo tra cui Israele. Lì, però, si sta assistendo anche a un curioso fenomeno di aumento record di contagi gravi dovuti soprattutto alla variante Omicron. Ad analizzare la situazione ci ha pensato Arnon Shahar, responsabile del piano vaccinale, quasi il “Figliuolo” di Tel Aviv.
Covid, in Israele record di contagi gravi: la situazione
In Israele, Paese precursore della lotta al coronavirus grazie alla vaccinazione, sono 37mila i nuovi casi mentre aumentano i contagi gravi. Soprattutto a causa della variante Omicron, sono almeno 1.000 i malati gravi nel Paese.
Per questo, la situazione preoccupa e nelle ultime settimane Israele è diventato l’oggetto perfetto per la propaganda no vax.
Il vaccino ha permesso di evitare lockdown in Israele: parla il responsabile
A descrivere la situazione in Israele ci ha pensato il numero uno della vaccinazione a Tel Aviv, Arnon Shahar: “I vaccini hanno cambiato la storia della pandemia nonostante i contagi record – ha chiarito all’Agi -. Oggi vediamo una malattia totalmente diversa, nelle terapie intensive e nei reparti le persone hanno bisogno meno di ossigeno”.
“Abbiamo imparato a trattare in modo diverso questa malattia – ha aggiunto -, cerchiamo di curare a casa i pazienti, anche grazie ai nuovi antivirali”. La cosa fondamentale, ha poi spiegato, è che è stato evitato un nuovo lockdown.
Infatti, “questa quinta ondata portata dalla variante Omicron, se fossimo stati vaccinati al 95%, non l’avremmo sentita – ha dichiarato Shahar -. Nonostante siamo totalmente aperti, sempre grazie al vaccino, e ora abbiamo rimosso anche il Green pass“.
Aumentano i contagi gravi in Israele, nonostante la quarta dose di vaccino
Covid in Israele, la gestione del piano vaccinale
In merito alle regole di gestione del piano vaccinale a Israele, “una persona sana e senza fattori di rischio oggi può rimanere con la terza dose che copre dalla malattia grave – ha spiegato il ‘Figliuolo’ di Tel Aviv -. Io però un fragile vorrei coprirlo comunque con un altro booster, perché è molto efficace. Addirittura il doppio per prevenire i contagi”.
“Per chi è a rischio, pazienti iper fragili, grandi anziani, immunocompromessi, va fatta anche una quarta dose, le nostre ricerche dicono che copre molto bene questo tipo di persone”, ha concluso Shahar.