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Covid, Draghi annuncia: "Normalità s'avvicina per la prima volta"

Mario Draghi: "Ci si avvicina alla normalità, ma per vincere la pandemia di Covid bisogna aiutare i Paesi poveri"

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Mario Draghi, nel corso del Global Health Summit, in merito all’emergenza Covid, ha dichiarato che “dopo un anno e mezzo, stiamo iniziando a vedere la fine di questa tragedia”. “Per la prima volta, la normalità si avvicina”, ha aggiunto il premier, come riferisce Il Corriere della Sera.

Il Presidente del Consiglio ha poi fatto il punto sui nodi principali che devono essere sciolti per vincere la battaglia contro la diffusione del coronavirus, rimarcando che per uscire una volta per tutte dall’incubo pandemico bisogna porre molta attenzione sulla situazione dei Paesi poveri.

“Purtroppo, in molte aree del mondo, la pandemia non accenna a diminuire. Le differenze nei tassi di vaccinazione sono sconvolgenti”, ha sottolineato Draghi che ha quindi reso noto che l’Italia donerà 300 milioni di dosi alla piattaforma Covax che si impegna a condurre la campagna vaccinale nelle zone più sottosviluppate del mondo.

Draghi da un lato vede il bicchiere mezzo pieno, dall’altro mette in guardia, affermando che la crisi globale che ha colpito molti settori “non è finita”. Per questo auspica che si agisca “in fretta, altrimenti i costi umani, economici e sociali rischiano di salire ancora in modo significativo”. Numeri alla mano, ha riassunto il premier, al momento a livello planetario bisogna fare i conti con più di 3,4 milioni di morti, 255 milioni di posti di lavoro perduti, 1,5 miliardi di studenti costretti a rinunciare alla scuola.

Capitolo brevetti sui vaccini: Draghi ha posizionato l’Italia a favore dello stop, ma solo se si tratta di una sospensione temporanea. Il piano dell’ex numero uno della Bce vorrebbe “una misura da adottare in modo mirato, limitato nel tempo e che non metta a repentaglio l’incentivo ad innovare per le aziende farmaceutiche”.

Tuttavia, ha sottolineato Draghi, così facendo non si dà una mano ai “Paesi a basso reddito” a “produrre i propri vaccini”. Ecco perché il premier sostiene che questi Paesi debbano essere “sostenuti finanziariamente e con competenze specializzate”.

L’Italia, ha concluso il Presidente del Consiglio, vede “con favore l’iniziativa della Commissione Europea volta a produrre vaccini e prodotti sanitari nei Paesi a basso e medio reddito. Vogliamo coinvolgere le nostre aziende farmaceutiche e i nostri centri di ricerca per sostenere la produzione, in particolare in Africa. E lo faremo insieme ad altri paesi partner, tra cui Francia e Germania”.

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