Covid, i dati del monitoraggio: crescono i contagi tra i giovani
Il presidente dell'Iss Sivio Brusaferro ha illustrato i dati dell'ultimo monitoraggio, puntando l'attenzione sull'aumento dei contagi tra giovani
L’indice Rt nazionale supera la soglia di 1, attestandosi a 1,26 (la scorsa settimana era 0,91). Sale anche l’incidenza settimanale, che passa da 19 a a 40 casi per centomila abitanti. Sono questi i dati del monitoraggio settimanale dell’Istituto superiore di Sanità e del ministero della Salute sull’andamento dei contagi da coronavirus in Italia.
“Crescono da 2.267 a 2.958 i comuni con almeno un caso di Covid e l’incidenza mostra come in quasi tutte le regioni vi sia una marcata crescita”. Lo ha detto il presidente dell’Istituto superiore di sanità, Silvio Brusaferro, alla conferenza stampa al ministero della Salute sull’analisi dei dati del monitoraggio.
“La crescita è caratterizzata 10-19 e 20-29 anni e quindi è la popolazione piu giovane che alimenta i nuovi casi dell’epidemia. I casi crescono anche in Italia come in molti paesi europei”.
“L’Rt si proietta a 1.55 e si sta abbassando l’età media dell’infezione a 25 anni e l’età media di ricovero in terapia intensiva a 55 anni”, ha spiegato Brusaferro.
“Sta aumentando la quota della variante delta e sta progressivamente decrescendo la variante alfa. Dal 5 giugno al 19 luglio la mappa conferma questo dato”.
“L’Incidenza è raddoppiata, l’impatto sui servizi sanitari è limitato ma la variante delta aumenta e diventerà dominante, da qui – ha sottolineato Brusaferro – l’importanza di completare il ciclo vaccinale e rispettare le misure di distanziamento e l’uso delle mascherine”.
“Un appello agli over 60 a vaccinarsi e anche agli over 50 perchè i tassi di ospedalizzazione in queste fasce non sono banali”. Così il direttore della prevenzione del ministero della Salute Gianni Rezza.
“Va bene l’aumento delle vaccinazioni in atto, però un appello a farsi vaccinare è doveroso farlo proprio per evitare una eventuale congestione delle strutture ospedaliere nel momento in cui circola una variante molto contagiosa”.
“Si stanno studiando – ha detto Rezzo – le esenzioni al green pass: ad esempio chi non può completare il ciclo vaccinale perchè magari ha avuto una reazione allergica grave alla prima dose del vaccino, e ci sono anche altri casi che stiamo studiando. Ci sarà una circolare in tempi brevissimi per arrivare pronti al 6 agosto”.