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Covid, il Cts si esprime sulla seconda dose di AstraZeneca

Il Comitato tecnico scientifico ha dato il via libera alla seconda dose del vaccino contro il Covid-19 Vaxzevria

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Nessuna controindicazione sulla seconda dose di Vaxzevria per chi ha già ricevuto la prima iniezione senza aver subito trombosi rare. Si è espresso così il Comitato tecnico scientifico per l’emergenza coronavirus in merito ai dubbi ancora rimasti sul vaccino AstraZeneca contro il Covid-19. Con una circolare, riportata da Adnkronos, il ministero della Salute ha aggiornato gli intervalli di tempo tra la prima somministrazione e il richiamo dei sieri anti-coronavirus.

Covid, via libera del Cts sulla seconda dose di AstraZeneca: la circolare

Si legge così nel verbale datato 30 aprile a firma del direttore generale della Prevenzione Giovanni Rezza: “Il Cts ritiene che, sulla scorta delle informazioni a oggi disponibili sull’insorgenza di trombosi in sedi inusuali (trombosi dei seni venosi cerebrali, trombosi splancniche, trombosi arteriose) associate a piastrinopenia, riportate essersi verificate solamente dopo la prima dose del vaccino di AstraZeneca, i soggetti che hanno ricevuto la prima dose di questo vaccino senza sviluppare questa tipologia di eventi non presentano controindicazione per una seconda somministrazione del medesimo tipo di vaccino“.

“Questa posizione – si precisa – potrà essere eventualmente rivista qualora dovessero emergere evidenze diverse nelle settimane prossime venture, derivanti in particolare dall’analisi del profilo di sicurezza del vaccino nei soggetti che nel Regno Unito hanno ricevuto la seconda dose“.

Covid, la circolare del Cts: richiamo a 42 giorni dei vaccini ad mRna

Nel documento ad oggetto “Trasmissione parere del Cts in merito alla estensione dell’intervallo tra le due dosi dei vaccini a mRna e alla seconda dose del vaccino Vaxzevria” vengono inoltre posticipati i termini per il richiamo dei vaccini Pfizer e Moderna, che erano stati indicati rispettivamente a 21 e 28 giorni.

Per i due farmaci si raccomanda di allungare a 42 giorni il periodo tra la prima e la seconda iniezione. Una soluzione che dà la possibilità di avere a disposizione un maggiore numero di fiale per la popolazione.

Gli esperti del Cts motivano così la decisione nella circolare:

  • la somministrazione della seconda dose entro i 42 giorni dalla prima non inficia l’efficacia della risposta immunitaria;
  • la prima somministrazione di entrambi i vaccini a Rna conferisce già efficace protezione rispetto allo sviluppo di patologia Covid-19 grave in un’elevata percentuale di casi (maggiore dell’80%);
  • in uno scenario in cui vi è ancora necessità nel Paese di coprire un elevato numero di soggetti a rischio di sviluppare forme gravi o addirittura fatali di Covid-19, si configurano condizioni in cui è opportuno dare priorità a strategie di sanità pubblica che consentano di coprire dal rischio il maggior numero possibile di soggetti nel minor tempo possibile.

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