Covid, allarme in Germania: cosa sta succedendo
In Germania si sta vivendo una "pandemia dei non vaccinati", come l'ha definita il ministro della Salute Spahn: cosa sta succedendo
In Germania c’è una nuova allerta relativa alla pandemia di Covid-19. Nelle ultime 24 ore si sono infatti registrati 194 decessi, un campanello d’allarme per le autorità sanitarie. Il presidente dell’istituto tedesco Robert Koch, Lothar Wieler, in conferenza stampa a Berlino, ha affermato: “Nelle ultime 24 ore si sono registrati 194 decessi con e per Covid, una settimana fa erano stati 114″.
Covid, in Germania “pandemia dei non vaccinati”
Anche il ministro della salute tedesco Jens Spahn ha espresso qualche preoccupazione sulla situazione in Germania, dove si sta vivendo una vera e propria “pandemia dei non vaccinati”. “In alcune regioni – ha detto il ministro – i posti di terapia intensiva sono di nuovo quasi insufficienti”.
La Germania ora vuole spingere con le somministrazioni delle terze dosi, sulla scia di quanto è accaduto in Israele dove, al riprendere vigore della pandemia, le terze dosi di vaccino hanno permesso di evitare il peggio.
Covid, il confronto tra Germania e Italia
La percentuale di popolazione vaccinata in Germania è inferiore al 70%, una copertura che non si è dimostrata sufficiente a mitigare la nuova ondata di Covid, che si sta traducendo in circa 20mila contagi al giorno, con picchi di 30mila. Sono molte le persone nella fascia 18-59 che non si sono sottoposte al vaccino.
Per fare un confronto, nel nostro Paese la percentuale di persone vaccinate supera l’80%; i nuovi casi di Covid su base giornaliera sono inferiori a 5mila mentre i decessi sono in media una quarantina.
Spahn: “Più controlli del Green pass”
Il ministro Spahn, reduce dal G20 a Roma, ha avuto modo di vedere da vicino gli effetti del sistema messo in campo in Italia per incentivare le vaccinazioni: “Mi è capitato di dover esibire il certificato vaccinale più spesso in un giorno di quante forse qui in quattro settimane”, ha affermato.
Spahn ha quindi invitato gli addetti a fare più controlli: “Se lo si fa in modo coerente per un paio di giorni, magari anche con delle multe, il segnale è chiaro”.