Cosa farà Figliuolo dopo il 31 marzo: fine stato emergenza e Ucraina, ritorno al passato per il generale
Il generale Francesco Paolo Figliuolo lascia il ruolo da commissario al Covid con la fine dello stato d'emergenza, ora il ritorno alla vita di sempre
L’Italia è pronta a dire addio allo stato d’emergenza dovuto dal Covid-19, con tante cose che cambieranno nei prossimi giorni. Tra le più significative ci sarà la fine dell’incarico del generale Francesco Paolo Figliuolo, pronto ad abbracciare una nuova avventura in linea col suo passato militare.
Cosa farà Figliuolo dopo il 31 marzo?
Con la fine dello stato d’emergenza fissato a giovedì 31 marzo 2022, verrà meno la figura del commissario straordinario all’emergenza Covid-19, ruolo che è stato ricoperto da Francesco Paolo Figliuolo. Tra tamponi, campagna vaccinale e confronti col governo, il lavoro del generale Figliuolo è stato di cruciale importanza in questi mesi per cercare di dare una svolta alla lotta contro la pandemia.
Ma cosa succederà dall’1 aprile, quando lascerà la struttura commissariale anti-Covid? Per Figliuolo, come detto, sarà una sorta di ritorno al passato. Non è infatti un segreto che il generale si dedicherà a tempo pieno al Covi, il Comando operativo di vertice interforze il cui comando gli è stato assegnato già nelle scorse settimane.
Il generale Francesco Paolo Figliuolo
La nuova vita, o per meglio dire il ritorno alla vita di sempre, del generale è infatti scandita dagli eventi bellici che potrebbero richiedere l’intervento dell’Italia. Nello specifico si occuperà di pianificare e dirigere le operazioni dei quasi diecimila militari italiani impegnati in missioni all’estero.
Figliuolo si congeda, il ringraziamento
La decisione di Figliuolo di lasciare la guida della struttura commissariale anti-Covid è conseguente alla conclusione dello stato d’emergenza al 31 marzo 2022. Venendo meno il rischio, il lavoro del generale come commissario straordinario viene infatti meno.
Tra tutti, il premier Mario Draghi si è voluto complimentare con Figliuolo per il lavoro di questi anni: “La nomina del generale Figliuolo, che voglio ringraziare, è stata una svolta radicale e di progresso nella lotta alla pandemia“.
Dal canto suo il sottosegretario alla Difesa Giorgio Mulè ha sottolineato l’importanza del nuovo ruolo del generale: “Non possiamo farci trovare impreparati di fronte a un possibile inasprimento della crisi ma in nessun modo i militari italiani sono autorizzati a entrare in Ucraina”.
Addio Figliuolo, chi lo sostituisce ai vaccini?
Con l’addio di Francesco Paolo Figliuolo alla struttura commissariale anti-Covid resta vacante la posizione ai vaccini. La struttura infatti cambia nome e si chiamerà “Unità per il completamento della campagna vaccinale e per l’adozione di altre misure di contrasto alla pandemia” e un nuovo “comandante” è pronto a salire in sella.
Sono tanti i nomi che si susseguono nelle ultime ore, tra figure interne conosciute e di rilievo. Le ultime voci vedrebbero in pole Tommaso Petroni, ma anche Maurizio Riccò potrebbe ricoprire il ruolo.
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