Coronavirus, paura a Padova: 7 focolai, uno è un centro estivo
A Padova ci sono 7 focolai, 90 casi in tutto: l'Ulss non si aspettava che si verificassero già a fine luglio
Il coronavirus torna a spaventare Padova. Una settimana fa il dipartimento di prevenzione dell’Ulss 6 Euganea aveva individuato 8 casi dopo un funerale di una persona del Camerun, morta in Africa febbraio, tenutosi però a distanza di mesi, precisamente il 4 luglio. Da quel giorno la comunità camerunense è stata monitorata e i contagiati hanno raggiunto la trentina. Ma questo è solo uno dei 7 focolai che l’Ulss ha scoperto in città. Ne dà notizia l’Ansa.
Il contagio si è diffuso anche nel mercato agroalimentare di Padova, con 12 casi, seguiti dai 17 del corriere Sda di Limena (più un contatto esterno all’azienda).
Il quarto focolaio è stato individuato in una stamperia di Padova, con una decina di positivi e 7-8 casi correlati.
Il quinto e il sesto focolaio riguardano due diverse case di riposo: 10 casi in tutto, tra cui 6 operatori e 4 ospiti.
Infine, il settimo focolaio: si tratta di un centro estivo, in cui è stata riscontrata la positività di un bambino.
Domenico Scibetta, direttore generale dell’Ulss 6 Euganea, non si è comunque detto sorpreso: “Ci aspettavamo i micro-focolai, forse non li prevedevamo a fine luglio, ma abbiamo sempre detto che l’allarme deve essere massimo perché il virus continua a circolare, anche se con intensità completamente diversa da febbraio e marzo”.
Per Ivana Simoncello, del dipartimento di Prevenzione, “nella prima ondata avevamo tanti cluster familiari, ora questo contesto rappresenta un momento secondario. Il contagio avviene sia negli ambienti di lavoro che in momenti di condivisione, come attività ricreative e cerimonie”.