Coronavirus, mascherine: come e quali usare. Il tutorial dell'Oms
Chi deve indossare le mascherine e come farlo: tutte le istruzioni per un corretto uso
Sta tenendo banco da diversi giorni l’efficacia o meno delle mascherine per prevenire il coronavirus. Per far chiarezza sulla questione, è intervenuto il professore Walter Ricciardi, componente del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) e consigliere del ministro della Salute, Roberto Speranza. “Le mascherine alle persone sane non servono. Servono per proteggere le persone malate e servono per proteggere il personale sanitario”, ha dichiarato Ricciardi durante la conferenza stampa di martedì 25 febbraio, come riporta il Corriere.it.
“Quelle di garza che vanno a ruba – ha sottolineato sempre Ricciardi – servono come misura di precauzione. Quelle sofisticate, che hanno dei filtri, servono a proteggere gli operatori sanitari”.
Andrea Mandelli, presidente della Federazione degli Ordini dei farmacisti italiani (Fofi), sempre sull’utilizzo delle mascherine, ha aggiunto: “Bastano le misure di igiene (lavare le mani) ed evitare i contatti ravvicinati, come per l’influenza, mentre sono necessarie a chi è già malato per evitare di diffondere i patogeni”.
Mascherine, chi deve utilizzarle e chi no
Riassumendo, le mascherine devono essere indossate da chi ha contratto il coronavirus o, in presenza di sintomi, da chi sospetta di averlo.
Anche coloro che si prendono cura di una persona con sospetta infezione, come i sanitari, e le persone che vivono nelle aree considerate focolaio e dunque zone rosse devono indossarle.
Come rimarca il Ministero della Salute, inoltre, non è utile indossare più mascherine sovrapposte e la mascherina non è necessaria per coloro che non presentano alcun sintomo ricollegabile al coronavirus.
I tipi di mascherine e in che modo risultano efficaci
Le mascherine di classe FFP3 o FFP2, certificate dalla norma EN 149, sono quelle ritenute più idonee dagli organi ufficiali medici, come spiegato dall’Associazione dei produttori e distributori dei dispositivi di protezione individuale (Dpi) o collettivi in una nota ufficiale.
L’Associazione circa le mascherine FFP3 fa sapere che hanno un’efficacia filtrante del 98% (contrapposto al 92% di quelle di classe FFP2).
Mascherine, come indossarle: il tutorial dell’Oms
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha diffuso un tutorial su come indossare correttamente le mascherine: “Usarle male è controproducente”, avverte, perché possono diventare “una maggiore fonte di infezione”.
Prima di infilarsi la mascherina bisogna lavarsi le mani con acqua e sapone oppure con una soluzione apposita alcolica (l’Oms ha spiegato anche come produrla ‘fai da te’). Dopodiché si indossa copri bocca e naso della mascherina in modo tale che aderisca bene al viso.
Importante è non toccare la mascherina mentre la si mette. Inoltre, quando diventa umida, è bene sostituirla con una nuova, essendo un prodotto usa e getta, mono-uso. Nel cambiarla, si raccomanda di prenderla per l’elastico e non toccare la parte anteriore.
Dopo averla gettata in un sacchetto di plastica, chiuderlo e lavarsi le mani. Le mascherine FFP3 e FFP2, come sottolinea il Ministero della Salute, sono sconsigliate per i bambini o per le persone con la barba (“impossibilità di un perfetto adattamento ai contorni del viso”).
Il caso Lombardia: il kit per i medici di base
In Lombardia, le disposizioni prevedono che i medici di medicina generale e i pediatri di libera scelta siano provvisti di un kit protettivo.
Il kit deve avere: camice monouso in Tnt idrorepellente, occhiali e occhiali a maschera, mascherina Ffp3, guanti, copricapo. Al momento i medici di base sono in attesa che giunga tutto il materiale.
“Stiamo recuperando: 300 mila mascherine ffp3, 200 mila mascherine chirurgiche, 1,5 milioni di tamponi (già 10 mila consegnati oggi), un milione di camici e 2 milioni di guanti. Rassicuriamo che ci sono e stiamo iniziando a distribuirli”. Così l’Assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, nella giornata di ieri.
In queste ore, a livello nazionale, le autorità preposte stanno collaborando per far fronte all’emergenza e per far arrivare tutto il materiale necessario nelle zone più colpite dal coronavirus.