Coronavirus, tre mesi per domare i focolai: l'ultimo studio
Una seconda ricerca mette in guardia il governo su possibili nuovi picchi di contagio in autunno
I focolai epidemici da coronavirus possono essere domati in meno di tre mesi se vengono isolati tempestivamente i malati e i loro contatti. Inoltre allentare precocemente le misure di distanziamento sociale per far ripartire l’economia potrebbe portare ad un nuovo picco di contagi in autunno. Lo indicano due studi indipendenti pubblicati sulla rivista The Lancet.
Il primo, coordinato da Rosalind M. Eggo della Scuola di igiene e medicina tropicale di Londra, utilizza un modello matematico per valutare la fattibilità del controllo dei nuovi focolai di Covid-19.
I risultati mostrano che per avere successo bisognerebbe tracciare almeno il 70% dei contatti dei contagiati in modo da individuare i positivi ‘nascosti’ e impedirgli di diffondere il virus. Inoltre si deve isolare tempestivamente chi mostra dei sintomi.
Lo studio, ha spiegato a Tgcom24 il virologo dell’ospedale Sacco di Milano Massimo Galli, “sottolinea che se non riusciamo a identificare almeno il 70 per cento dei contatti delle persone che sono state infettate – e di conseguenza non riusciamo a isolarle per evitare che ci siano ulteriori infezioni – e se non riusciamo anche a contenere in maniera corretta il periodo di ‘convalescenza’ delle persone che non necessitano di venire in ospedale ma l’infezione ce l’hanno, ci scordiamo di chiudere la storia entro tre mesi almeno”.
Per questo, ha detto Galli, le misure che sono state adottate dal governo “sono estremamente importanti“.
Il secondo studio, coordinato da T. Déirdre Hollingsworth dell’Università di Oxford, ha provato a valutare l’efficacia delle misure di mitigazione messe in atto dal governo. I ricercatori sostengono che “i governi non potranno minimizzare le morti da coronavirus e allo stesso tempo anche l’impatto economico della diffusione del virus“.
Nello studio si sottolinea che se le misure di distanziamento sociale vengono allentate dopo pochi mesi per dare respiro all’economia, il rischio è che in autunno si ripresentino nuovi picchi di contagio in autunno.
“La risposta dei singoli individui – scrivono i ricercatori – alle raccomandazioni per prevenire la trasmissione del contagio sarà importante quanto le azioni del governo, se non di più. Le strategie comunicative del governo per informare i cittadini sui modi per evitare l’infezione sono vitali, al pari degli aiuti straordinari per gestire il calo dell’economia”.