Coronavirus, arriva lo spray nasale anti-Covid: come funziona
Sta per avviare la sperimentazione sugli esseri umani dello spray nasale anti-Covid. Ecco come funziona e quali effetti ha
Si torna a parlare di uno spray nasale anti-Covid: l’Università di Pittsburgh, negli Stati Uniti d’America, ha sviluppato l’idea e sta per avviare la sperimentazione sugli esseri umani. Giovanni Vizzini, direttore medico-scientifico di Upmc Italy (University of Pittsburgh Medical Center), ha spiegato a ‘La Repubblica’: “Abbiamo sviluppato un anticorpo monoclonale che ha la capacità di legarsi e neutralizzare il coronavirus, come evidenziato dalle prove scientifiche basate su studi animali. Inoltre, ha la caratteristica di essere molto piccolo e ciò rende molto favorevole il suo utilizzo, perché la dimensione consente di passare attraverso le mucose”.
Come funziona lo spray nasale anti-Covid
“La somministrazione di anticorpi monoclonali generalmente avviene per via endovenosa. Con la disponibilità di una proteina con dimensioni così piccole – ha spiegato Vizzini – è possibile far passare i farmaci anche attraverso la mucosa dell’apparato respiratorio tramite spray nasale”.
“Il momento fondamentale in cui questi farmaci possono essere utilizzati con efficacia è quello delle prime fasi della malattia, quando compaiono i sintomi e aumenta la presenza del virus nell’organismo, perché hanno un effetto antivirale”, ha aggiunto il direttore.
I possibili effetti collaterali
“Il monoclonale obiettivo della ricerca dell’Università di Pittsburgh sta entrando ora nella prima fase di sperimentazione clinica su esseri umani. I tempi per la dimostrazione della sua efficacia si misurano nell’arco di alcuni mesi”, ha precisato Vizzini, aggiungendo che “gli anticorpi monoclonali classici hanno come effetto collaterale principale più temibile quello di una reazione allergica al momento dell’infusione”.
“Se la sperimentazione andrà bene, spero che entro qualche mese l’anticorpo potrà essere disponibile, aiuterà tutti quelli che non possono vaccinarsi o su cui il vaccino non fa effetto”, ha sottolineato.
“Non credo però che gireremo con lo spray anti-Covid in tasca. Questo tipo di farmaci è molto potente e va sempre somministrato sotto sorveglianza medica”, ha però precisato Vizzini. Inoltre, sarà difficile arrivare a somministrare un anticorpo monoclonale “senza la presenza di un medico e non in un ambiente protetto. Potrebbe essere somministrato nei pronti soccorsi quando i pazienti iniziano ad avere dei sintomi”.