Coronavirus, Spallanzani: appello alla politica, cosa deve fare
Il direttore sanitario dello Spallanzani è preoccupato per l'aumento dei casi a Roma. L'appello alla politica e il consiglio sui controlli
L’aumento dei casi di Covid a Roma è un fatto che non deve essere sottovalutato. Ad affermarlo è il direttore sanitario dello Spallanzani, Francesco Vaia, che chiede più controlli per chi arriva in città. “Serve una grande attenzione a porti, aeroporti e stazioni. Occorre fare i tamponi a tutti i passeggeri provenienti da Paesi nei quali il virus è in crescita. Non basta la temperatura o l’autocertificazione”, ha spiegato Vaia al Corriere della Sera. “Il coronavirus – aggiunge – è tema che coinvolge tutti i settori della società civile. Non è sufficiente che la sanità pubblica faccia bene, come ha fatto finora”.
“Ciascuno – prosegue il direttore sanitario dello Spallanzani – deve partecipare, anche i cittadini con il loro comportamento perché vedo troppa rilassatezza in giro. E anche i gestori di piccole e grandi società devono fare la loro parte”.
“Nel caso dell’aeroporto di Fiumicino anche Adr. Ma non solo – spiega sempre Vaia – le grandi stazioni, gli stabilimenti balneari, i gestori di discoteche e luoghi di intrattenimento. Una grande e sinergica alleanza per sconfiggere definitivamente il virus”.
Vaia ha lanciato anche un consiglio alla politica, auspicando che vengano messe da parte “almeno per un momento le divisioni” così da poter condurre “il Paese fuori della emergenza”.
A proposito di porti, nelle scorse ore si è sbloccata la situazione relativa alla Ocean Viking. Lo sbarco dei 180 migranti a bordo della nave è previsto per il 6 luglio a Porto Empedocle.
Per quel che invece riguarda la diffusione del virus a livello globale, l’allerta resta massima. Nelle ultime 24 ore si sono toccati nuovi picchi di contagi e decessi.