Coronavirus, primi segnali positivi: indice Rt scende a 1,4
Gianni Rezza ha fatto il punto dell'epidemia di coronavirus in Italia, evidenziando un miglioramento
L’epidemia di coronavirus continua a correre in tutto il Paese, ma si iniziano ad osservare i primi segnali positivi dopo le misure prese con gli ultimi Dpcm. Gianni Rezza, direttore del dipartimento Prevenzione del ministero della Salute, è intervenuto in un videomessaggio per fare il punto della situazione in Italia.
Coronavirus, indice Rt in calo
A fronte di un incremento di casi, Rezza ha però evidenziato che l’indice Rt è in calo: “Il numero di casi di Covid-19 nel nostro Paese è salito a 650 per 100mila abitanti, anche se questa settimana l’Rt sembra essere leggermente diminuito da 1,7 a 1,4“.
Il calo non rappresenta assolutamente un motivo per abbassare la guardia, in quanto l’Rt “si trova comunque al di sopra di 1”, ma è senz’altro un aspetto positivo, “un primo segnale di una diminuzione della trasmissione che potrebbe essere attribuita ai provvedimenti che sono stati sinora presi”.
Le regioni a rischio più elevato
La situazione delle strutture ospedaliere resta compromessa a causa del “preoccupante aumento sia dei ricoveri ospedalieri sia dei ricoveri in terapia intensiva”, ha osservato Rezza, tale da giustificare “ulteriori misure restrittive che devono essere prese soprattutto nelle regioni che sono a rischio più elevato”.
Due nuove regioni sono infatti passate da zone di rischio inferiore a zona rossa: Campania e Toscana, che dal 15 novembre osserveranno regole più ferree. Altre tre regioni sono invece passate in zona arancione: si tratta di Marche, Friuli Venezia Giulia ed Emilia-Romagna.