Coronavirus, Gallera replica alle accuse del premier Conte
L'assessore al Welfare risponde all'attacco del premier Giuseppe Conte
L’epidemia da coronavirus, oltre ad impaurire la popolazione italiana che da giorni sta col fiato sospeso, crea anche polemica. Le dichiarazioni del presidente del Consiglio Giuseppe Conte sulla falla nella prevenzione della sanità lombarda non sono passate inosservate e l’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera ha risposto alle polemiche del premier.
Ospite di Agorà, Gallera non si è tirato indietro nel piazzare l’affondo a Conte: “Una dichiarazione inaccettabile da una persona ignorante, perché ignora assolutamente quali erano e sono i protocolli definiti dall’Istituto Superiore di Sanità. Noi abbiamo seguito pedissequamente ciò che era stato determinato dall’ISS e le linee guide del Ministero”.
“Il problema è che il Presidente del Consiglio non conosce i protocolli e getta la palla in tribuna per coprire delle falle gigantesche di un sistema di protezione Civile nazionale che non sta dando alcun tipo di risposte ai problemi organizzativi e gestionali che avrebbero dovuto prevedere e predisporre” ha proseguito nell’attacco.
Poi la stoccata al governo: “Ormai sta emergendo la totale incapacità del Governo di gestire qualcosa che loro dovevano prevedere. Noi veniamo in maniera ignobile attaccati da un presidente del Consiglio che non sapendo di cosa parla dice che noi non seguiamo i protocolli, quando Regione Lombardia i protocolli non solo contribuisce a livello nazionale a realizzarli, ma li segue in maniera puntuale”.
Polemica con Conte, l’affondo di Gallera
Mentre i contagi accertati sono oltre 230 e le vittime 7, cresce anche la tensione tra le forze politiche. In un passaggio dell’intervista rilasciata a La Stampa, l’assessore al Welfare si è detto “assolutamente stupito”. Gallera ha aggiunto: “Il nostro sistema sanitario, in meno di tre ore giovedì sera, dalle 21, momento in cui è scattato l’allarme, ha individuato il supposto paziente zero. E per farlo abbiamo dovuto risalire ad almeno 200 contatti diretti che sono stati tutti sottoposti a controlli e abbiamo preso in carico 172 persone”.
Ed ancora la difesa: “A noi è sembrato di aver dimostrato un’efficienza straordinaria, tanto che ce lo hanno riconosciuto anche l’Organizzazione Mondiale della Sanità e il presidente Mattarella. Forse le falle sono da altre parti. Per esempio qualcuno ci dovrebbe dire come mai a diverse persone è stato consentito di arrivare nel nostro Paese senza controlli di alcun genere”.
Il riferimento dell’assessore lombardo è infatti al blocco dei voli da e per la Cina, disposizione presa a febbraio per evitare l’arrivo del virus in Italia: “Non vorrei che oggi si voglia accusare la gestione più efficiente per coprire le manchevolezze di altri”.
Diverso, infine, è il tenore delle parole sul ministro della Salute Roberto Speranza: “Si è messo a disposizione, ci è stato vicino e non ci ha davvero mai criticato. Anzi. E poi siamo in rapporto con tutte le regioni del nord colpite, Emilia compresa. Non capisco perché qualcuno voglia soffiare sul fuoco”.