Coronavirus, picco di contagi nel Bergamasco: la situazione
Circa 130 nuovi contagi nelle ultime ore nella provincia di Bergamo. È emergenza all'ospedale Papa Giovanni XXIII
C’è anche un neonato di appena 20 giorni tra i 129 nuovi casi di coronavirus (oltre 300 in totale) registrati nelle ultime ore nella provincia di Bergamo. Un dato che supera anche quello della zona rossa del lodigiano, fermo a 98 nuovi casi. E all’ospedale Papa Giovanni XXIII è emergenza.
L’Asst di Bergamo ha fatto il punto della situazione in una conferenza stampa: “Abbiamo 26 malati di coronavirus a San Giovanni Bianco e 126 al Papa Giovanni. Questo non significa che sono tutti in terapia intensiva che, al momento, ha 25 posti letto, con altri 12 in terapia subintensiva”.
I pazienti ricoverati, secondo quanto riporta l’Ansa, sono di età compresa tra i 50 e i 75 anni. “Abbiamo anche – hanno aggiunto i responsabili sanitari – una bambina neonata in terapia intensiva, in prognosi riservata, e due giovani di 35 anni oltre a un anziano di 81 anni”.
Il presidente dell’ISS, Silvio Brusaferro, ha dichiarato durante la conferenza stampa alla Protezione civile che la neonata risultata positiva “non è intubata, era già in un percorso di assistenza post nascita”.
“Non abbiamo aumentato i letti, che sono e restano circa mille: abbiamo però liberato delle aree, soprattutto di Chirurgia e di Terapia intensiva. Una buona parte della capacità organizzativa dell’ospedale di Seriate, come da indicazione regionale, sarà dedicata ai nostri pazienti malati di coronavirus”, hanno detto i medici.
La crescita dei contagi da coronavirus in provincia di Bergamo “impone una riflessione dei tecnici. Se ci dicono che l’unico modo è di istituire un’altra zona rossa, ne prendiamo atto. A noi interessa la salute dei cittadini”. Così l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera, sulla possibilità di istituire una zona rossa anche nel Bergamasco.
“È un dato oggettivo – ha aggiunto – che in quell’area oggi il numero dei contagi è uno dei più alti. Abbiamo chiesto ai tecnici di fare valutazione e di suggerire interventi”.