Coronavirus, nuovi focolai in Veneto: cosa è successo
Nuovi casi in Veneto, sale l'indice di contagio Rt. Come sono nati i focolai di Pojana Maggiore e di Feltre
In Veneto l’indice di contagio Rt ha avuto un’impennata negli ultimi giorni, aumentando da 0,43 a 1,63. A causa della scoperta di alcuni nuovi focolai la Regione è passata da una situazione di rischio basso a una di rischio elevato, scatenando l’ira del governatore Luca Zaia: “Non possiamo permetterci la diffusione del virus per l’irresponsabilità di qualcuno. Quello che è accaduto, è gravissimo”.
Sono due i principali focolai individuati in Veneto negli ultimi giorni: quello al negozio Eurobrico di Feltre, in provincia di Belluno, e quello dell’azienda di Pojana Maggiore, nel Vicentino. Ma, stando a quanto riferito da Zaia, sono attivi in Veneto altri 22 mini-focolai.
Il focolaio di Pojana Maggiore
Secondo quanto ricostruito dal Corriere della Sera, il focolaio all’azienda di Pojana Maggiore, una carpenteria meccanica con 170 dipendenti, è nato in seguito ad un viaggio di lavoro in Serbia di tre dipendenti, durante il quale c’è stato un contatto con una persona malata.
Alcuni giorni dopo il rientro in Italia, uno dei tre, un dirigente, ha accusato sintomi respiratori ed è andato in ospedale. Sottoposto al tampone, è risultato positivo. L’uomo però ha rifiutato il ricovero e non ha rispettato l’isolamento domiciliare obbligatorio, continuando ad uscire e ad avere incontri di lavoro.
Le sue condizioni sono poi peggiorate ed è stato ricoverato all’ospedale San Bortolo di Vicenza. È attualmente in rianimazione.
Al momento sono risultate positive altre cinque persone, quattro delle quali senza sintomi. I controlli sono ancora in corso: circa 80 persone sono in attesa di fare il tampone e in quarantena preventiva.
Il focolaio di Feltre
Il caso di Feltre è venuto alla luce alcuni giorni fa, quando sono risultati positivi due dipendenti del negozio Eurobrico. Risalendo ai contatti recenti, sono stati fatti tamponi a colleghi, familiari e amici dei due. Finora sono quattro i contagi individuati: due familiari e due amici. Il negozio è stato chiuso in via precauzionale per qualche giorno, ma è stato poi riaperto.