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Coronavirus, caso escort: "Fate i test, le mogli non lo sapranno"

Modica: continua a essere alta l'allerta dopo che un'escort è risultata positiva. Le autorità chiedono a coloro che l'hanno frequentata di fare i test

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

A Modica continua a tenere banco il caso della escort peruviana in relazione alla positività al coronavirus. Nel comune siciliano, la donna si è fermata per un paio di settimane in un monolocale. Dopodiché ha lasciato l’isola il 13 luglio andando in Umbria dove prima è stata ricoverata a Foligno, poi è stata trasferita a Perugia. Ed è in terra umbra che ha scoperto di essere stata contagiata. Immediatamente è scattato l’allarme anche a Modica poiché la donna ha dichiarato di aver ricevuto diversi clienti durante il suo soggiorno siculo. Una situazione piuttosto spinosa perché come è noto, una simile attività, spesso coinvolge ‘clandestinamente’ persone sposate o impegnate in relazioni stabili. Da qui la difficoltà di far fare ai clienti della escort i test per capire se ci sono stati altri contagi.

Il sindaco di Modica Ignazio Abbate ha prima invitato i suoi concittadini a fare il tampone “al rischio di farsi mettere alla porta dalle mogli”, poi, raggiunto dal Corriere della Sera, ha cambiato ‘strategia’, consigliando una differente soluzione.

“Chiedo a chi ha avuto contatti di fare l’esame sierologico — dichiara Abbate —. Comprendo che è meno invasivo e complicato del tampone. E poi lo capisco… che gli dici alla moglie? Troviamo una via di mezzo: ecco, fatevi l’esame sierologico”.

“Eravamo Covid-free da aprile. Adesso siamo allarmati. Mi ha chiamato un parrucchiere, voleva sapere il nome della signora (la escort, ndr), nel caso in cui fosse stata sua cliente”, aggiunge il primo cittadino.

Sulla vicenda ha speso parole anche il comandante dei carabinieri Francesco Ferrante che ha escluso, come qualcuno aveva ipotizzato, di controllare i tabulati telefonici per risalire alla clientela dell’escort. “Quello si può fare solo per indagini penali e non è questo il caso”, ha spiegato.

Ferrante ha aggiunto di comprendere “l’imbarazzo a farsi controllare” consigliando però “vivamente di farlo” e chiarendo “che i controlli dell’Asp sono assolutamente riservati”.

Il concetto legato alla privacy dei controlli lo ha ribadito anche Angelo Aliquò, direttore generale dell’Asp di Ragusa: “L’esame avviene nella piena privacy. Se un signore ci dice chi ha incontrato non è che lo andiamo a dire alla moglie”.

“Noi conosciamo i contatti di tutti i positivi, ne abbiamo avuti un centinaio, ma non è che lo andiamo a dire in giro con chi si vedevano o dove andavano, sono informazioni riservate. È normale, emergono nei racconti anche storie che attengono alla sfera privatissima delle persone ma certamente non le rendiamo di pubblico dominio”, ha concluso Aliquò.

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