Coronavirus: ancora focolai, "più asintomatici". Parla Speranza
Il ministro della Salute ha spiegato che il virus circola in prevalenza tra gli asintomatici e l'emergenza non è finita
L’epidemia di coronavirus in Italia “non è finita”: “Ci sono ancora focolai di trasmissione e il virus, anche se in forma ridotta e con una prevalenza di casi asintomatici, continua a circolare”. Lo ha detto il ministro della Salute Roberto Speranza nella sua informativa alla Camera.
Il ministro, come riporta Ansa, ha parlato anche dei segnali positivi: “Aumentano i guariti, si riduce la curva del contagio, molte regioni sono a zero, diminuiscono i deceduti. L’indice Rt è in tutta Italia sotto 1. Sono dati incoraggianti che però rappresentano solo una parte della realtà”.
I dati sui focolai e gli asintomatici, ha aggiunto Speranza, “ci devono invitare ad una convinta e responsabile ulteriore prudenza. Siamo sulla strada giusta, ma il nemico non è vinto”.
Secondo Speranza, in questa fase di “convivenza” con il Covid, “deriva inevitabilmente il moltiplicarsi delle probabilità di incontrare il virus“. Per questo “è ancora indispensabile il distanziamento, l’utilizzo delle mascherine, l’igiene personale, evitare gli assembramenti”.
“Occorre tenere alto il numero dei tamponi effettuati soprattutto per ricercare possibili focolai laddove il Covid ci ha fatto più male”, ha detto il ministro. “Per questo non bisogna esitare nemmeno un secondo a prendere nuovi provvedimenti rigorosi laddove se ne manifesti la necessità”.
Al termine della sua informativa alla Camera, Speranza ha citato il Pontefice: “Le parole più chiare sulla posta in gioco e sul senso di fondo del lavoro da fare le ha pronunciate, a mio avviso, Papa Francesco quando ha affermato che ‘Peggio di questa crisi c’è solo il dramma di sprecarla'”.
“Abbiamo una grande responsabilità – ha concluso -. E sono convinto che tutti insieme saremo all’altezza di questa sfida”.