Coronavirus, come comportarsi negli uffici pubblici: le direttive
La ministra delle Pubbliche amministrazioni Fabiana Dadone ha fornito nuove indicazioni per fronteggiare l'emergenza coronavirus
Nuove direttive per gestire l’emergenza coronavirus: dopo la firma della ministra della Pubblica amministrazione, Fabiana Dadone, ecco le indicazioni da adottare nelle amministrazioni pubbliche. Le zone non colpite dal virus “non sono soggette a misure di contenimento” e “continuano ad assicurare, in via ordinaria e ciascuna per la propria competenza, la normale apertura degli uffici pubblici e il regolare svolgimenti delle proprie attività”.
Tuttavia si precisa che i dipendenti pubblici che provengono dai focolai o che abbiano avuto contatti con persone provenienti da quelle aree “sono tenuti a comunicare tale circostanza all’amministrazione”.
Sono inoltre consigliate anche nella P.a “modalità flessibili di svolgimento della prestazione lavorativa”, come per esempio il lavoro in modalità telematica anche per convegni e riunioni. Un occhio di riguardo per chi ha patologie, i pendolari e quelli con dei figli a carico.
Nella direttiva firmata dalla ministra Dadone si sottolinea “l’opportunità di adottare apposite misure di turnazione tali da garantire l’adeguato distanziamento” per “le amministrazioni che forniscono servizi di mensa o che mettono a disposizione dei lavoratori spazi comuni”.
Negli uffici aperti al pubblico e nei luoghi frequentati da personale esterno si raccomanda di evitare il sovraffollamento, favorendo accessi a scaglioni e frequente aerazione.
Anche negli spazi non aperti al pubblico sono resi disponibili dispenser “di disinfettante o antisettico per le mani, guanti e mascherine per specifiche attività”.