Coronavirus: da Nostradamus a Bill Gates, tutte le profezie
C'era chi, in un modo o nell'altro, aveva previsto tutta questa emergenza da coronavirus? Ecco alcuni esempi
“Te l’avevo detto“. Una frase che nella vita più di una volta ci sentiamo dire e pronunciamo quando succede qualcosa. Anche in fatto di coronavirus, nelle ultime ore, mentre si cerca disperatamente di arginare il contagio e di cercare una cura valida, c’è anche chi va a ritroso nel tempo cercando possibili profezie della pandemia che sta spaventando la Cina, l’Italia e il mondo intero. Da Nostradamus a Bill Gates passando per il romanzo di Dean Koontz, gli esempi non mancano.
Il primo a essere finito sulla bocca di tutti è stato Dean Koontz, lo scrittore americano, che nella riedizione datata 1996, del libro The Eyes of Darkness, uscito in prima stesura nel 1981, aveva parlato di un terribile virus chiamato ‘Wuhan-400’ perché sviluppato nei loro laboratori di RDNA vicino alla città cinese divenuta poi effettivamente primo focolaio della malattia.
Non poteva mancare il padre di tutti i veggenti. Stiamo parlando ovviamente di Michel de Nostredame o semplicemente Nostradamus che in una delle sue profetiche quartine avrebbe, a detta dei suoi studiosi e seguaci, previsto tutto. La quartina in oggetto è la 2:53 dove si legge: “La grande peste nella città marittima non cesserà prima che morte sarà vendicata del giusto sangue per preso condannato innocente, della grande dama per simulato oltraggio”.
Una difficile lettura di questa quartina, Wuhan non ha sbocchi a mare ma si pensa che il primo contagio umano sia partito dal mercato ittico, da qui la spiegazione un po’ forzata di “città marittima” mentre la “grande dama” potrebbe essere la Cina oppure Wu Yi, che in precedenza era ministro della sanità cinese e che ha contribuito a controllare il virus della SARS.
Ma c’è un’altra profezia, molto più recente e ad opera di un insospettabile. Si tratta del genio dell’informatica Bill Gates che più volte, negli ultimi anni, nella sua seconda vita dedicata alla solidarietà e ai problemi del mondo, ha richiamato i potenti del mondo al rischio di una pandemia. Già nel 2017 alla Conferenza sulla Sicurezza di Monaco parlò del rischio che “da qualche parte nel mondo esista una nuova arma in grado di uccidere milioni di persone, portando le economie allo stallo e gettando le nazioni nel caos”.
Ancor peggio, a ottobre 2019, come riporta il sito Pagella Politica, il Johns Hopkins Center for Health Security, il World Economic Forum e la Bill & Melinda Gates Foundation, quest’ultima la fondazione di Gates, hanno ospitato a New York un’esercitazione virtuale chiamata “Event 201” in cui è stata simulata una pandemia globale di coronavirus. L’obiettivo era sottolineare la necessità di una cooperazione globale pubblica e privata per contrastare gli impatti economici e sociali di gravi pandemie.