Il virus si è indebolito? La spiegazione di Ilaria Capua
La virologa sulla movida: "I giovani sono l'anello di congiunzione, molti vivono con i genitori"
“Dire che un virus si è indebolito ha un significato preciso: vuol dire che ha perso virulenza, benzina“. Così la virologa Ilaria Capua, intervenuta a Domenica In. Se un virus si è indebolito si vede “dalla mappa genetica, ma che io sappia queste informazioni non ci sono. Credo però che siamo usciti dall’emergenza di sovraccarico di servizio sanitario, e che abbiamo imparato a combattere il virus con terapie di sostegno e antivirali. Purtroppo non andrà via, ma riusciremo a sconfiggerlo e a farlo tornare a come era i primi di gennaio: quando circolava in Europa senza che nessuno se ne accorgesse”.
“Non posso – ha proseguito -, da persona che ha studiato l’influenza per tutta la vita, dire che è banale. Il suo virus è peggiore del coronavirus, è una malattia seria per la quale bisogna vaccinarsi”.
La virologa ha poi consigliato di vaccinarsi a settembre, per evitare l’influenza: “In Italia si vaccina solo il 50% degli Over 65, la percentuale è ancora troppo bassa. Ricordiamoci che se uno si infetta con il coronavirus, si può comunque infettare con altri virus. E due virus sono peggio di uno“.
Ilaria Capua: “Sapevamo che un virus pandemico sarebbe arrivato”
“Si sapeva che prima o poi sarebbe arrivato un virus pandemico – ha detto Ilaria Capua -. È una creatura di madre natura, dobbiamo farci i conti: fotocopia se stesso e in questa replicazione continua miete molte vittime“.
“Questa emergenza – ha aggiunto – ci ha colto impreparati per tanti motivi: le persone, gli individui saranno gli attori della soluzione del problema. Non saranno i laboratori, i medici, i presidenti del Consiglio“.
Com’è la situazione in Italia? “Al di là del numero dei contagi – ha spiegato -, il punto di rottura sono le terapie intensive. Bisogna tornare a un’assistenza sanitaria pre-Covid, riassorbendo le problematiche rimaste indietro come le vaccinazioni dei bambini. A quel punto potremo riprendere gradualmente una vita normale, sapendo che anche se qualcuno si ammalerà sarà curato bene”.
Secondo la virologa, “ognuno deve pensare a ciò che può fare a seconda del proprio stato di salute. Mia mamma, che ha compiuto 80 anni, non può andare a giocare a carte con le amiche. Se si ammala, va in ospedale: forse non ne viene fuori, di certo è un costo. Così non pagheremo mai il conto, il servizio sanitario così non può stare in piedi”.
Ilaria Capua sulla movida e sulla situazione in Lombardia
“Non si può vietare ai giovani di fare una corsa o prendere una boccata d’aria – ha esordito Ilaria Capua -, ma devono capire che non sono al riparo dell’infezione. Anche loro possono prendere la forma grave. Sono l’anello di congiunzione, molti vivono a casa coi genitori“.
Per quel che riguarda l’esplosione di casi in Lombardia, Ilaria Capua ha sottolineato che “la situazione della Regione è simile a quelle che si sono verificate a Madrid, New York e Londra, ma è diversa a quelle di Bolzano e Messina. Significa che dobbiamo ancora studiare questa malattia, che ha tante facce. I numerosi casi lombardi potrebbero essere dovuti magari all’inquinamento o al sistema dei trasporti che ha amplificato il contagio”.