Coronavirus, chiarito il ruolo dell'alcol: parla l'esperto
Il presidente della Società italiana di alcologia ha chiarito qual è il ruolo dell'alcol nell'infezione da coronavirus
Il dibattito sul ruolo dell’alcol nell’infezione da coronavirus è molto acceso negli ultimi giorni, soprattutto dopo la diffusione di fake news sul presunto ruolo protettivo delle bevande alcoliche. A intervenire, come riporta Adnkronos, è lo stesso presidente della Società italiana di alcologia (Sia) e primario Struttura complessa Dipendenze ed epatologia dell’Asl3 Liguria, Gianni Testino.
“L’alcol e in particolare l’etanolo – ha dichiarato Testino – peggiorano i danni causati dal Covid-19 e viceversa il coronavirus può ulteriormente aggravare le condizioni del fegato grasso alcol-correlato”.
“In un Paese in cui ci sono 34 milioni di consumatori di alcol di cui 12 milioni che ne fanno uso giornaliero, è imprescindibile lanciare questo appello: chi beve, diminuisca l’apporto. Chi non beve, invece, non inizi a farlo”.
In molti, ha denunciato Testino, potrebbero iniziano a bere perché spinti “da quelle fake news che girano online. Non è vero che l’etanolo disinfetta e nemmeno che debella il virus del Covid e aumenta le difese immunitarie”.
“Al contrario – ha sottolineato l’esperto di alcologia – l’etanolo aumenta i recettori Ace2 per Covid. Oltre a questo, i fegati grassi da alcol sono più fragili e la sovrapposizione con il virus del Covid peggiora la prognosi del paziente. Inoltre, l’etanolo distrugge le giunzioni cellulari in sede alveolare polmonare e favorisce la sovrapposizione batterica nonché lo ‘tsunami citochimico‘ con incremento del rischio di intubazione”.
Intanto, con l’aumentare dei nuovi contagi di coronavirus, gli esperti sono scesi in campo per commentare la situazione in Italia: secondo Crisanti il picco potrebbe ancora arrivare più avanti, Burioni ha invece lanciato un duro avvertimento.
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Fonte foto: Ansa