Cori razzisti contro Dusan Vlahovic, sospesa Juventus-Fiorentina: "Se continuano la partita finisce"
I tifosi della Fiorentina hanno intonato cori razzisti contro l'attaccante della Juventus Dusan Vlahovic: partita sospesa
Al sesto minuto della partita tra Juventus e Fiorentina valida per la 18esima giornata di Serie A, l’arbitro Maurizio Mariani ha sospeso il gioco per via di alcuni cori razzisti provenienti dal settore ospiti e diretti verso l’attaccante bianconero Dusan Vlahovic. Sui monitor dello stadio sono apparsi avvisi ai tifosi: altri cori simili e la partita sarebbe stata interrotta definitivamente.
Cori razzisti contro Dusan Vlahovic
Durante la partita tra Juventus e Fiorentina, cominciata alle 18:00 di domenica 29 dicembre e valida per la 18esima giornata del campionato di Serie A, i tifosi ospiti hanno intonato cori razzisti contro l’attaccante della squadra di casa Dusan Vlahovic.
Fiorentina e Juventus sono rivali storiche e Dusan Vlahovic ha giocato per la formazione toscana fino al 2021, diventandone l’attaccante più prolifico, per poi essere acquistato dalla Juventus.
Dusan Vlahovic durante la partita
I cori sono cominciati pochi minuti dopo il fischio d’inizio della partita stessa ma nessun giocatore ha avuto il tempo di reagire, come accaduto in passato, perché l’arbitro Maurizio Mariani ha preso immediatamente provvedimenti.
L’arbitro interrompe la partita
Al sesto minuto infatti Mariani ha sospeso la partita, come indicato da regolamento. I giocatori di entrambe le squadre si sono recati a centrocampo mentre il direttore di gara è andato verso le panchine.
Qui ha spiegato ai due allenatori, quello della Juventus Thiago Motta e quello della Fiorentina Raffaele Palladino, peraltro ex giocatore bianconero a sua volta, cosa stesse accadendo.
Il gioco è rimasto fermo per due minuti, durante i quali i cori sono cessati. La partita è poi regolarmente ripresa senza ulteriori interruzioni.
Partita a rischio sospensione
Se Mariani fosse stato costretto a interrompere nuovamente la partita per cori razzisti, non si sarebbe però più ripreso a giocare. Il regolamento prevede infatti che alla seconda interruzione per questo tipo di eventi si attenda più tempo per riprendere. Se la sospensione superasse i 45 minuti, la partita verrebbe dichiarata conclusa.
Sarebbe poi il giudice sportivo ad attribuire la sconfitta a tavolino per 3-0 alla squadra dei tifosi che hanno intonato i cori. L’arbitro ha spiegato questo rischio a entrambi gli allenatori e ai giocatori e ha poi ordinato allo speaker dello stadio di comunicare il messaggio anche alle migliaia di tifosi presenti.
Sugli schermi dello Juventus Stadium di Torino è quindi comparsa una frase che spiegava con chiarezza che “Il ripetersi di cori di discriminazione razziale può comportare la sospensione della partita.“