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Omicidio Meredith Kercher, Rudy Guede torna libero per fine pena: "Voglio essere dimenticato". Parla Sollecito

Il magistrato di Viterbo ha concesso il fine pena in anticipo all'unico condannato dell'omicidio Kercher

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato:

Rudy Guede è un uomo libero. L’unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher del novembre del 2007 a Perugia, aveva quasi scontato i 16 anni di pena, ma il magistrato di sorveglianza di Viterbo gli ha concesso la liberazione anticipata. Lo riporta ‘Ansa’.

Omicidio Kercher, Rudy Guede torna libero per fine pena: la liberazione anticipata

“Rudy è stato scarcerato per fine pena” ha detto il suo difensore, l’avvocato Fabrizio Ballarini.

“Il magistrato di Sorveglianza di Viterbo – ha detto il suo legale – gli ha concesso la liberazione anticipata in base all’articolo 54 dell’ordinamento penitenziario e l’ufficio esecuzione ha emesso l’ordine di scarcerazione”.

Guede avrebbe dovuto terminare i suoi giorni in carcere, per la maggior parte trascorsi nel penitenziario di Viterbo, il 4 gennaio del 2022, ma gli sono stati accordati 45 giorni di anticipo. Attualmente è affidato ai servizi sociali. Adesso, avrebbe dichiarato vorrebbe essere solo “dimenticato”.

Omicidio Kercher, Rudy Guede torna libero per fine pena: il commento di Sollecito

La scarcerazione è stata commentata da Raffaele Sollecito, tra i protagonisti di una delle vicende più controverse della storia del crimine in Italia, assolto insieme ad Amanda Knox per l’omicidio di Meredith Kercher.

“Mi dispiace solo che non si sia mai pentito di quello che ha fatto, di aver ammazzato una povera ragazza – ha detto Sollecito – Mi dispiace che sono stato quattro anni in carcere e io e Amanda abbiamo rischiato di essere condannati a una pena per una cosa che non abbiamo fatto anche grazie alle sue bugie”.

“Davanti alla televisione ha cambiato le sue dichiarazioni cercando di mettere in mezzo la mia figura e quella di Amanda in questo delitto”, ha detto ancora.

Omicidio Kercher, Rudy Guede torna libero per fine pena: il commento del criminologo

“Purtroppo sono molte le emittenti e le testate che chiedono di intervistare Rudy. Dico purtroppo perché Rudy non è una star e dopo 14 anni vorrebbe essere dimenticato” ha detto rispondendo all’Ansa il professor Claudio Mariani, che insegna al Centro studi criminologici di Viterbo e ha seguito Guede in tutto il suo percorso detentivo.

“Su ogni storia – aggiunge – prima o poi dovrebbe calare il sipario. Rudy la mattina alle 8 prende servizio come volontario alla mensa della Caritas e il pomeriggio lavora nella biblioteca del nostro centro studi per mantenersi. Non c’è più altro da aggiungere a questa storia eccetto il fatto che la vita di una giovane ragazza inglese è stata stroncata e dalla sua famiglia abbiamo potuto imparare la grande dignità e il valore del silenzio. Anche per questo oggi Rudy vorrebbe continuare a adoperarsi per il prossimo, lavorare e soprattutto rimanere in silenzio”.

rudy-guede Fonte foto: ANSA
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