Omicidio Kercher, perché Rudy Guede torna libero prima del previsto. Attesa per la decisione del magistrato

Rudy Guede, unico condannato per l'omicidio di Meredith Kercher, potrebbe tornare libero prima dello scadere della pena di 16 anni

Di: VirgilioNotizie | Pubblicato: 22-11-2021 16:40

Rudy Guede, unico condannato per l’omicidio di Meredith Kercher, potrebbe tornare libero in anticipo. A deciderlo sarà il magistrato di sorveglianza dopo la richiesta di Guede di ottenere altri 45 giorni di sconto sul fine pena, previsto per il 4 gennaio 2022.

Se l’istanza sarà accettata, Guede potrebbe tornare libero immediatamente in quanto il termine della pena sarebbe anticipato al 20 novembre, quindi due giorni fa. A confermarlo all’Ansa è il legale di Guede, l’avvocato Fabrizio Ballarini.

L’ivoriano attualmente è affidato ai servizi sociali, e ha già ottenuto 1.100 giorni di sconto di pena sui 16 anni totali di reclusione, inflitti con il rito abbreviato.

Omicidio Kercher, come ha scontato la pena Rudy Guede

Guede è stato condannato in via definitiva nel 2010. Nonostante la pena, si è sempre professato innocente. Nel 2020 era stato affidato ai servizi sociali del tribunale di sorveglianza, mentre dal 2019 godeva di semilibertà.

Durante gli ultimi anni trascorsi a Viterbo, Guede è stato a stretto contatto con il Centro studi criminologici e con la Caritas. Si è anche laureato in Discipline storiche all’Università Roma Tre con una media di voti del 29/30.

Il ricordo di Amanda Knox e Raffaele Sollecito

Amanda Knox, protagonista della vicenda in quanto precedentemente accusata e poi assolta insieme a Raffaele Sollecito per il delitto, è tornata a parlare di recente di uno degli episodi di cronaca nera più discussi degli ultimi anni.

In un’intervista a Le Iene, Knox ha dichiarato: “Penso ci siano tutte le prove e tutti gli elementi per capire cosa sia successo quella notte e tutte portano a Rudy Guede. Non ci sono prove che ci collegano a quell’omicidio. È il motivo per cui tutt’ora c’è la sensazione che tutta questa storia non sia chiusa del tutto”.

Raffaele Sollecito, intervistato dall’Ansa qualche settimana fa, ha ricordato la vicenda: “Oggi finalmente per tutti sono solo l’ingegner Sollecito e nessuno mi associa più alla vicenda. Anche se per me rimangono nell’anima le ferite per quello che ho subito”