Cospito e 41 bis, la Procura della Cassazione chiede di togliere l'anarchico dal regime di carcere duro
Alfredo Cospito non deve stare al 41 bis perché la decisione dei giudici è stata scritta male: la richiesta arriva dalla Procura della Cassazione
Mentre Alfredo Cospito continua lo sciopero della fame a oltranza contro il regime del carcare duro, anche la Procura generale della Cassazione chiede l’annullamento della decisione del tribunale di sorveglianza che lo scorso dicembre ha confermato il 41 bis per l’anarchico.
La Procura contro il 41 bis per Cospito
La Procura generale della Cassazione è il massimo soggetto di pubblica accusa nel sistema giudiziario italiano. Il suo parere è in aperto contrasto con l’orientamento del ministro della Giustizia Carlo Nordio che il cui orientamento è quello di confermare il 41 bis per Alfredo Cospito.
Nella sua requisitoria la Procura ha considerato mal motivata la sentenza con la quale i giudici di sorveglianza a dicembre hanno rigettato la richiesta della difesa di togliere Cospito dal regime di carcere duro.
Caso Cospito, che succede adesso
Come riporta il ‘Corriere della sera’, sentita la requisitoria dell’accusa e l’arringa della difesa, la Cassazione dovrà ora scegliere una fra queste tre possibilità:
- annullare il decreto che impone il 41 bis ad Alfredo Cospito;
- annullare il regime di 41 bis, rinviando la questione al tribunale di sorveglianza affinché emetta una decisione o affinché motivi la decisione già presa in maniera diversa;
- confermare il regime di 41 bis rigettando il ricorso fatto dalla difesa e rigettando anche le richieste della Procura.
Fonte foto: ANSA
La prossima udienza è fissata per il 24 febbraio.
Come sta Alfredo Cospito
Intanto le condizioni di salute di Cospito, giunto al 115° giorno di sciopero della fame, si sono aggravate: l’anarchico è stato trasferito dal carcere di Opera al reparto di medicina penitenziaria dell’ospedale San Paolo di Milano.
‘Sky TG24’ riporta che Alfredo Cospito oltre al cibo ora rifiuterebbe anche gli integratori. Nonostante le sue condizioni siano ritenute ancora stabili, si è deciso il ricovero perché la mancata assunzione degli integratori potrebbe esporlo al rischio di crisi cardiache o edema celebrale.
Nonostante i rischi per la sua salute si siano aggravati, il medico di parte del carcere di Opera ha dichiarato che Cospito “è determinato ad andare avanti con la protesta. È lucido e cammina sulle proprie gambe”.
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